Ricordo come se fosse ieri il giorno in cui andai alla prima di “Rocco Animal Trainer” (regia, soggetto e sceneggiatura di Rocco Siffredi) al Festival di Venezia. Un film enorme, inutile dirvelo. Era l’anno del Leone d’oro alla carriera a Robert Altman. Riguardo quell’amorevole avvenimento, ho memoria di un’intima confidenza di Andrea (“Populous” per la Digos, “Life & Limb” per la SIAE), che incontrai per caso nei paraggi di una Dark Room del Lido, accompagnato da parte dei Notwist (una banda di pervertiti, ndr). Poco prima di entrare, mi regalò una confessione molto intima, una delle più pesanti verità rivelate dopo quella brutta, bruttissima storia del secondo ano di Shlohmo. Mi disse con voce remissiva e arrendevole: “Eiaculare non è per tutti – caro Fabrizio – per eiaculare ci vuole una predisposizione ben precisa, un talento. Non basta spingere, fare pressione o infilare. Serve un destino già scritto, un unico, incomprensibile coraggio, una brutale e incoerente vocazione. Scopare è un po’ la compensazione di una mancata eiaculazione, un surrogato del coito. Puoi eiaculare senza scopare, ma non scopare senza eiaculare, cioè in alcuni casi sì, ma in una veste più laica. Eiaculare è un po’ squirtare, se la sera prima bevi succo di pomodori ad esempio“.
Alla faccia del cazzo, pensai. E dopo tanti anni gli interrogativi rimangono. Se eiaculare non è scopare, mi dico e mi ridico, e se io ho passato molto più tempo a eiaculare piuttosto che scopare, allora vuol dire che ho un principio di problema da risolvere, oppure lo risolvo dal principio continuando a eiaculare, non curandomi di scopare? Se il prostatologo mi ha detto di eiaculare e di non curarmi di scopare, allora non ho un problema, ho una missione: eiaculare. Facendo molta molta attenzione a non eiaculare per procreare, perché quello lo fanno solo nei paesi del Bric. Quindi l’importante non è essere leone o gazzella, l’importante è non eiaculare sulla moquette, perché poi dopo deve intervenire il gruppo armato del Ministero degli Interni per ripulire lo schifo. Una volta per esempio, quando vivevo a Dublino, il mio coinquilino eiaculò sul minipimer in cucina pur di non sporcare la moquette. Fu un bel gesto, ma lì hanno una mentalità molto più europea, che ve lo dico a fare. Detto questo, non lo so, davvero non lo so come si deve fare, però mi prendo questa bella oretta e mi ascolto la compila pensata e ideata da Populous, la terza compila a tema per DLSO, dopo Scopare e Limonare. E se mi rimane tempo, sega.
PS. Se sostituite nel testo appena letto, la parola eiaculare con la parola sborrare, vi esce un pezzo degli Afterhours.
PS’. Il lussurioso disegno è della cara amica Chiara Lu.
PS”. Se volete saltare i preliminari, vi consigliamo di andare dritti a “Water Me” di Fka Twigs.