Nel sottobosco udinese si muove qualcosa che non fa il solito rumore dell’indie ormai conosciuto ai più, ma merita uguale attenzione.
Parliamo di Raniero Spinelli, leader nel 2004 di una band poco conosciuta, The Erotics, che già nel 2011 si ribattezzava solista come Capitan Love col disco The Wasted Years Of Capitan Love e che adesso ritorna col nuovo Earth Wind And Fire.
Per sua stessa ammissione, il Capitano vuole portarci per i quattro elementi (acqua, aria, terra e fuoco): una mezz’ora di viaggio pop-psichedelico tra folk e tempeste, epica e rock.
Falsetti beatlesiani danzano sulla terra (Earth Party), mentre voci doppie e scure cantano nel vento prima di aprirsi alla danza di cori à-la Edward Sharpe & the Magnetic Zeros (Singin’ In The Wind).
E poi c’è Today Never Knows che sapientemente mette insieme Bod Dylan con Sufjan Stevens e gli Arcade Fire, in una canzonetta dal folk semplice e divertito che anticipa l’introspettiva I Wish Upon A Star, chiusura dal colore plumbeo degna di un songwriter.
Ora, mettendo da parte i citazionismi presi a prestito dalla tradizione (che sono doverosi sì, per l’orecchio attento), non facciamo gli antipatici a dire che Capitan Love è cantautore derivativo.
Un ep come Earth Wind And Fire è, nella sua eterogeneità, irrimediabilmente presente.
E se non ve ne siete accorti perché pascolate solo nell’underground facile, è ora di transumare nei sottoboschi vicini.