Uomini piccoli ma con idee grandi, e sentimenti ancora più grossi a riempire i loro cuori. Ma non sempre questi sentimenti sono positivi: c’è lo smarrimento e il suo opposto, il qui e ora. Ci sono la consapevolezza e l’incoscienza. C’è il blu e c’è il rosa, come in Picasso. Lui è Gianfranco Cioffi, ti parla col nero ma dice colore.
Dove vivi e cosa fai al momento. Ho scoperto che abbiamo molti amici in comune.
Mi sono trasferito a Los angeles e sto cercando casa, mentre continuo a disegnare per commissioni e per me stesso. Vorrei avere al più presto un mio studio. Dopo una scorsa rapida sul social network ho notato che abbiamo la Caserta che conta in comune.
Il lavoro che ha segnato la tua carriera, fino ad adesso.
Qualche pubblicazione in Brasile su Revista Piauí, qualche intervista come quella di Date Hub… Ma in realtà sto ancora cercando il santo graal. Credo piuttosto che le persone incontrate possano segnare la vita e la carriera, poiché per me sono molto relazionate le due cose.
Cosa si vede, se guardi da vicino le cose?
Oltre che la distanza con cui si guardano le cose è importante usare gli occhi adatti, spesso un piccolo particolare rivela molto di più della visione di insieme.
Se dovessi rivoluzionare la tua vita, da dove partiresti?
Mi piacerebbe molto esiliarmi dalla vita moderna e da tutte le sue inutili rappresentazioni, a cui siamo costretti ad assistere e spesso a parteciparvi.
Illustrare è anche sinonimo di spiegare, oltre che di disegnare. Secondo te è solo un caso?
Il tratto è espressione totale, consapevole o no. Disegnare/illustrare significa comunicare, c’è chi lo fa a livelli più alti ed in maniera sincera e chi no.
Ci mandi una fotografia della scrivania su cui stai lavorando in questo momento?
Nelle tue illustrazioni non manca quasi mai l’elemento umano. Ombreggiato, abbozzato, menomato, affusolato: cosa vuoi dirci?
Sono stato sempre attratto dall’essere umano in tutte le sue sfumature, nevrosi, paranoie, gioie, convinzioni. Ho maturato delle idee che cerco di portare a galla tramite i miei lavori. Però devo ammettere che ho iniziato a guardare il mondo con occhi diversi dopo aver frequentato un corso alla Gnomon, ad Hollywood qualche mese fa. Anche se per me parte tutto dall’essere umano, quindi come nei miei disegni archetipi cerco di trovare il succo della questione.
Dove sarai tra dieci anni?
Dove voglio essere.
Ai tuoi lavori lasci libera interpretazione o dai sempre loro un significato pregresso?
Per lo più cerco di essere leale con me e con i fruitori. Sicuramente in alcuni lavori hai dei paletti da rispettare ma ciò non deve togliere personalità all’operato.
Se ti dico Dance Like Shaquille O’Neal, cosa mi disegni?
La prima immagine che mi viene in mente è lui che fa il genio della lampada, oppure in una mise da ballerina classica… Ma in realtà questo sarebbe il mio “altro” lato artistico a parlare (uso lo pseudonimo ERMENEGILDO per fare cose diverse e non sentirmi imprigionato). E dopo aver spiegato cosa avrei fatto, alla fine ho realizzto tutt’altro.