Fuori dalla stazione c’era questa ragazza che aveva perso il cellulare e chiedeva scusa posso fare una telefonata e piangeva diceva dentro ci sono delle cose importantissime e piangeva più forte. Poi sono andata al binario tre, il mio treno arriva quasi sempre al binario tre, e sono tornata a casa. Faccio venti passi e mi accorgo che non ho più l’ombrello. Mi giro di scatto, ma è troppo tardi nonostante i miei movimenti veloci. Faccio un rapido conto di tutti gli ombrelli che ho dimenticato e superano alla grande la cinquantina. Forse dovrei piangere, dire a voce alta che era un ombrello bellissimo, e che era così importante per me, che mi riparava benissimo dai goccioloni di pioggia a maggio, forse dovrei chiedere alle persone un passaggio fino alla mia macchina che è l’ultima proprio in fondo al parcheggio. Invece non faccio niente, perché è solo un ombrello e domani ne posso comprare uno identico, se solo mi venisse in mente che colore era, e lo dimenticherò da un’altra parte e qualcuno lo troverà, penserà toh!che culo un ombrello! e lo lascerà nel baule della Smart fino al prossimo diluvio universale.
The Little Lost Project raccoglie tutte le cose piccole che le persone perdono sui marciapiedi, sulle panchine nei parchi, sulle scale per la metro e inventano delle storie che accompagnano ogni oggetto. Guardo il video e mi viene da sorridere forte perchè ripenso alla mia scatola di cose trovate per terra da piccola, una bellissima collezione che non mi stancavo mai di guardare. C’era una scheda telefonica con la statua della libertà, una spazzola di barbie per barbie, una caramella all’orzo, le altre cose non me le ricordo. Il problema è che mia madre al contrario del Little Lost Project ha deciso che le mie cose preziose invece di rincontrare i loro proprietari avrebbero dovuto fare amicizia con il bidone dell’indifferenziata. Delle volte sa essere una persona davvero cattiva.
Invece ora dico una cosa romantica che è una di quelle cose che non serve nemmeno dire che tanto si sa, ma la dico lo stesso ed è che non ti voglio perdere come tutte le mie forcine nere per capelli.