L’artista multimediale Marijke Aarntzen sviluppa una piattaforma digitale che intende esplorare ed analizzare il valore degli oggetti primari che caratterizzano la nostra vita quotidiana. Objective Objects 2.0 è una contestazione che in maniera raffinata ed elegante attacca quella pornografia dell’informazione e della comunicazione, “quell’oscenità del visibile”.
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Nel suo progetto fotografico Rest Areas, Nicolò Sertorio indaga quello che è il rapporto tra gli spazi sconfinati delle statali americane e le aree di sosta ormai in disuso. Una sorta di esplorazione nell’esplorazione, una scoperta di posti sospesi nello spazio e nel tempo, un qualcosa che vale la pena di conservare nella propria memoria.
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Una carrelata in pillole di ciò che non potete assolutamente perdervi all’Arsenale di questa 14a Biennale di Architettura di Venezia intitolata dal direttore Rem Koolhaas “Fundamentals”. In Arsenale Parte I una raccolta di installazioni da Monditalia, l’esposizione alle Corderie dell’Arsenale, mentre in Arsenale Parte II i padiglioni nazionali di maggior interesse.
Anne-Laure Maison è una fotografa francese che raccoglie scatti di finestre illuminate e li raggruppa in collage su sfondo nero creando dei “Tableaux d’intimités”. Sono composizioni che infondono mistero e curiosità accompagnate da un forte senso estetico, capaci di stupire e affascinare chiunque le guardi. Artwort ne parla qui.
Spingersi fino a dove quello che potrebbe apparire come spazio tridimensionale in realtà è piatto, ciò che potrebbe sembrare bello e sofisticato si compone di spazzatura e ciò che potrebbe sembrare vecchio è nuovo. Confondere la lettura dell’immagine. Questo è l’obiettivo della fotografa Sara Cwynar.
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