Se le vostre bacheche tumblr sono piene di busti marmorei piangenti, se anche voi come me vorreste bere tutto il giorno Arizona Iced Tea, se anche Cesare Cremonini lancia inni al Greygoose, è davvero tempo di proclamare l’esplosione virale di un nuovo sub-genre hip-hop.
Finalmente il sad rap sta prendendo piede, lunga vita a Yung Lean e ai suoi tristissimi seguaci.
Il panorama della tristezza si sta dunque ampliando e dalla fredda Svezia si moltiplica anche negli USA.
Tra i vari tentativi di emulazione e proliferazione ce n’è uno davvero degno di nota: è il caso dei Teaholics (ve l’avevo detto) e del suo esponente di punta, JPDREAMTHUG.
Basi a cavallo tra i suoni asettici del j-pop e il lo-fi di Spooky Black (segnatevi anche questo nome), voci ovviamente modificate in auto-tune ed ecco che in due minuti si è teletrasportati nel centro di Kyoto.
Ovviamente anche le “aesthetics” hanno il loro ruolo, specie se si parla di un genere che si sviluppa nell’etere, un genere fin troppo adatto ad una piattaforma come Tumblr.
E allora ecco l’onnipresenza di glitches, immagini gif di personaggi Gundam e golem in marmo.
Un’ondata di tristezza che di qui a qualche anno sarà già estinta, ma fino ad allora l’imperativo è rimanere tristemente felici.
Qui di seguito il nuovo EP di JPDREAMTHUG e il video di INERTIA DRIFT.