I bassi incalzano potenti tra una pioggia incessante di battiti di mani, snares e hi hats, attraverso queste fitte tessiture (poli)ritmiche ipnotici frammenti di voci e strumenti esotici esercitano il loro ancestrale potere ipnotico sull’ ascoltatore trasportandolo in un’altra dimensione, in questo caso su un’ isola immaginaria della quale viene fornita perfino una mappa ed un intreccio narrativo. Siete nel mezzo dell ascolto di “Tayi Bebba”, l’esordio discografico sulla lunga distanza di Clap! Clap! aka Digi G’Alessio, Cristiano Crisci per l’anagrafe. Preceduto alcuni mesi fa dall’EP “Tambacounda” questo album, che esce sulla britannica Black Acre, mette in mostra pienamente l’abilità di Crisci nel manipolare le fonti sonore più disparate, in questo caso di field recordings di provenienza afro, per formare un nuovo, complesso, pressoché inaudito universo musicale, multiforme e multicromatico. Una delle uscite discografiche più intriganti dell´anno.