“L’eleganza è concetto legato all’aspetto interiore e alla capacità di affascinare, che si ha quando si nasce e che non si può acquisire”
Alex Cameron e John Hassel hanno cominciato a suonare indie rock ai tempi del liceo. Dopo la fine della scuola e l’incontro con George Nicholas i tre cominciano a produrre insieme la musica sperimentale che ha contraddistinto lo stile delle produzioni dei Seekae. Il loro lavoro, caratterizzato da campioni analogici e MicroKORG, ha raccolto critiche entusiaste per lo stile musicale unico che pescava a piene mani della post-dubstep britannica.
Pubblicato il 12 settembre su Future Classic, “The Worry” è il terzo album della band australiana e, come il precedente LP +Dome, si poggia su melodie orecchiabili e un misto di bass music ed indie rock. Lo stile del trio di Sydney è però cambiato: brani che vanno dal rock alla dance con sfumature pop che richiamano la new wave degli anni ’80, mostrando una maturità di intenti e la complessità di chi ricerca e si inspira a generi anche lontani dalle scene moderne. “Monster” è il pezzo che testimonia tale mutamento con ritmiche fluide, ottoni e legni che riportano alla tradizione folk. In “Hands” synth dubstep e bassi distorti si fondono e si combinano dando origine ad una canzone lenta e malinconica, “Oxen Calm” è un misto di suoni distorti e chitarre indie che si incontrano come fosse la più naturale delle soluzioni. Questa continua miscela di generi trova la sua massima espressione in “Test & Recognize” i cui tornanti stilistici e gli splendidi pad sono dei piccoli giochi di prestigio che rendono The Worry un disco fresco e mai monotono. Stesso discorso vale per “The Stars Below” che è una splendida prova di suoni deep house e ritmiche garage.
Questo slancio è in agguato in ogni punto del disco, in maniera inaspettata, donando un’eterogeneità stilistica che rende l’album elegante e ricercato senza risultare in alcun modo pretenzioso né tanto meno banale. In definitiva abbiamo tra le mani la prova di maturità di una band che non è indie né dance, che preferisce sperimentare e reinventarsi riuscendo a sorprendere, lasciandoci piacevolmente affascinati.
Tra i migliori dischi del 2014 a mani basse.