Inizia da questa settimana una nuova rubrica che mette il naso nella collezione di dischi di alcuni degli artisti che ci piacciono e dei quali avete letto o leggerete sulle pagine virtuali di DLSO. Per iniziare alla grande abbiamo chiesto ad uno dei nostri preferiti in assoluto, Lorenzo Nada – meglio conosciuto come Godblesscomputers – di metter giù una lista dei suoi dischi preferiti e di raccontarci il perché.
Miles Davis – “Kind of blue”
Un disco al quale sono molto legato, lo ascoltava spesso mio padre quando ero piccolo e in qualche modo mi ricorda la mia infanzia e alcune storie ad essa legate. Questo disco inoltre fu uno dei primi e più importanti esempi di jazz modale.
Neffa – “107 Elementi”
Uno dei dischi hip hop italiano meglio riusciti. Mi è capitato di ascoltarlo ultimamente e suona ancora molto attuale nonostante sia uscito nel lontano 1998. Sono molto affezionato a questo disco perché è stato il primo disco in vinile che comprai.
El P – “Fantastic Damage”
Era il 2004 e ricordo che mia sorella mi portò da Parigi questo disco. ‘Non so che roba sia, me l’ha consigliato il tipo del negozio di dischi’ Quando lo misi sul giradischi rimasi interdetto, perché non avevo mai sentito un disco hip hop del genere con delle produzioni di quel tipo. Poco dopo diventò uno dei miei dischi preferiti, e mi influenzò molto nel mio modo di fare i primi beats.
Nas – “Illmatic”
Un grande classico dell’hip hop. Un disco dal quale non si può prescindere.
Fat Freddy’s Drop – “Based on a true story”
I Fat Freddy’s Drop rappresentano tutto quello che mi piace in termini di musicalità, ricerca ed attitudine. Mischiano il dub con l’elettronica, il soul con l’hip hop in una miscela musicale che si traduce in canzoni meravigliose e concerti vulcanici. In più vengono dalla Nuove Zelanda, un isola dalla quale sono uscite alcune tra le cose più interessanti che ho ascoltato negli ultimi anni.
Audio Bullys – “Ego War”
Diciamoci la verità: la musica degli Audio Bullys non è niente di che. Però questo disco rappresenta un momento della mia vita. Ci fu un estate che con i miei amici lo ascoltavamo moltissimo, e quindi ad esso sono collegati molti ricordi. E’ paradossale come alcuni dischi, pur non essendo particolarmente belli, fungano da album di fotografie.
Burial – “Untrue”
La musica di Burial è fatta di storie e ricordi. E’ musica di una profondità disarmante, e credo che inconsapevolmente mi abbia influenzato molto.
Kanye West – “808 & Heartbreak”
È un disco strano, ma allo stesso tempo galattico. Sono un grande fan di Kanye West, ma questo disco supera senz’altro tutte le sue produzioni.
The Mars Volta – “De Loused in the Comatorium”
Casualmente sentii questo disco nella macchina di un amico e ne rimasi subito molto colpito. Successivamente i Mars Volta diventarono uno dei miei gruppi preferiti anche se ora, purtroppo, si sono sciolti. Mi piaceva molto la loro attitudine di mischiare il punk rock con elementi prog e tradizione sudamericana. C’è molta malinconia, profondità e una buona dose di ecletismo allucinato nei loro dischi.
Sun Ra – “Lanquidity”
Ciò che ho sempre amato di Sun Ra è la sua estetica e la sua ricerca trascendentale e cosmica legata alle vibrazioni della musica. Sono aspetti che mi affascinano moltissimo e di cui ho letto un sacco di cose. Il disco in questione poi è bellissimo, sembra davvero fluttuare nello spazio.