─Piccola premessa: questo articolo è per i malati del web 2.0, della forma per sè e dei film di Ezio Greggio. Astenersi lettori che vogliano intuire un qualunque senso nelle prossime righe─
Tutto ha inizio con un Luddismo passivo al capitalismo morbido degli immensi Shopping Mall teatro delle vite dei primi pionieri della cosiddetta generazione Y, i grandi contenitori inerti delle vicende dei “mallrats” così ben rappresentati da Kevin Smith.
Catalizzatore di questo sentimento underground (e totalmente virtuale, cioè veicolato tramite e a causa del web) è quel sub-genre che prende il nome di Vaporwave.
─Per una lettura a 360° sul fenomeno consiglio questo approfondito articolo di Dummy Mag─
Vaporwave è accelerazionismo in musica, dove per “accelerazionimo” intendiamo la nozione secondo cui la dissoluzione della civilizzazione moderna originata dal capitalismo è ineluttabile e anzi va velocizzata e accentuata verso l’insana e anarchica violenza, che è la sua definitiva conclusione.
Artisti come Fatima Al Qadiri e Macintosh Plus traggono spunto ed origine da questo mondo corporativo che ci pervade e ne esaltano i suoi coni d’ombra, le sue idiosincrasie. Le musiche quindi sgorgano dai jingle asettici delle pubblicità industriali, gli ambienti e le estetiche ricalcano una Tokyo presa a simbolo di una sovrappopolazione de-individualizzante, in cui della vita di tutti i giorni non rimane altro che il quadro delle previsioni del tempo e il rumore incessante delle sale d’attesa.
Non a caso nelle estetiche vaporwave scompare l’uomo in quanto corporalità, soppiantato da inanimate statue di marmo, intaccabili eternamente dalle pieghe del tempo.
E fin qui siamo nel regno del probabile.
Come si passi da quanto sopra spiegato a ciò che vedrete ci spinge nel mondo della profezia e dell’oracolarità.
(Sì, è Giulio Andreotti ibridato in Windows95)
Qualche giorno fa sono entrato a contatto con due pagine Facebook italiane sul Vaporwave, per la precisione VHS M a f i aリサフラ e Hai già scelto che gif mettere sulla tua lapide? e devo ammettere che sono dei progetti di cui non posso fare a meno.
La sensazione è quella che il tema sia trattato in chiave chiaramente sarcastica e dissacrante, e d’altronde non potrei spiegare diversamente questa immagine di イグナツィオLa Russa censurato con in simmetria centrale due audiocassette dei Death Grips e il rottweiler della Givenchy.Se questo non è il motivo per cui hanno inventato l’internet, allora sono davvero lontano dalla risposta. Vaporwave, Alberto Angela e catchphrases sono un sunto perfettamente formale del perchè esiste e di cosa sia il web 2.0, e articolare quest’affermazione sarebbe un’impresa logicamente fin troppo ardua.
D’altronde con estetiche del genere non c’è davvero bisogno di fornire alcuna risposta.
L’arte per l’arte.
(ridatecelo)