Delle volte la bellezza è di una semplicità disarmante. La ritrovi in quelle cose che fai fatica a portare fuori e che a un certo punto, inevitabilmente, ti si presentano sotto agli occhi. Oppure in quelle che non hai mai guardato per disattenzione. Ma se le guardi, ci finisci dentro, in quel “sotto” del mare che non tocchi nemmeno in punta di piedi. La bellezza è quest’essenziale ammissione di fragilità che Setti affida alla melodia malinconica di una canzone pop.
Un mare è un singolo. Piccolo. Un pezzo che ci tenevo a fare uscire ora, tra Ahilui e il disco nuovo. In mezzo. È un brano molto leggero, ma anche pesantissimo per me. Quasi terrificante. Come il mare. Il video è molto grezzo, non vorrei spiegarlo. Ho provato a girarlo io, con protagonista Giovanni de La Barberia Records. In cantina. Musicalmente “Un Mare” nasce dalla produzione artistica di Luca Mazzieri, che con le sue chitarre e tastiere, ha scavato cose che nemmeno sapevo ci fossero dentro. Il pezzo è stato masterizzato da Jonathan Clancy, un altro onore gigante. È sempre commovente uscire per La Barberia Records. Grazie.
─Setti
“Tu mi fai paura. Con te non so nuotare.”
