“La mia malinconia è tutta colpa tua, solo tua la colpa e di qualche film anni 80“.
I Thegiornalisti sono cambiati. Nuovo sound, nuova etichetta, nuovo disco. Ma andiamo per gradi.
Il 12 ottobre scorso è uscito “Fuori Campo”, il terzo LP della band romana pubblicato dalla Foolica Records. Il trio capitolino ha deciso di fare le cose per bene, la malinconia ha invaso la loro musica, i suoni anni 80 la fanno da padrone e questo nuovo disco ha tutto il sapore della svolta stilistica.
Ad aprire l’album è “Per lei”, synth melodici con un giro di basso che fa da contrasto, testo breve ed intenso ed un outro caldo e romantico. “Promiscuità” è il singolo, il primo singolo, è anche forse la rappresentazione più fedele del nuovo corso della band; l’estate e il calore esplodono dalle casse al primo ascolto, un ritornello semplicemente magnetico (“Le gambe abbronzate, le tette sudate le mani sul culo/Gli sguardi che crepano persino il muro”) che è una commistione di colori e sapori.
Non mancano i riferimenti e le critiche ironicamente attuali verso le nuove generazioni, in “Mare Balotelli” si racconta dei giovani di oggi che “hanno come punto di riferimento Mario Balotelli” e in “Balla” di come ci si senta persi “senza le serie streaming e la Serie A”.
Il momento più alto si raggiunge, però, con “Fine dell’estate”, i meccanismi innescati nella prima parte del disco trovano felice testimonianza in una canzone che sa di inquietudine e allo stesso tempo è lo scanzonato manifesto della leggerezza estiva; immagini contrapposte che si miscelano creando una visione d’insieme eterogenea e romantica, la canzone pop nella sua massima espressione.
Nel 1988, i New Order furono ospiti al Festival della Canzone Italiana che si svolge ogni anno nella cittadina ligure di Sanremo; rivedendo oggi, 26 anni dopo, quella scena, si rimane inizialmente perplessi, risulta concettualmente difficile conciliare “Perdere l’amore” di Massimo Ranieri (vincitore di quell’edizione del festival) con “True Faith” eseguita live della band inglese sul palco dell’Ariston.
I Thegiornalisti riescono proprio in questa improbabile conciliazione reinventando alcune situazioni tipiche della canzone italiana e sfruttando il loro background musicale per creare un impasto davvero affascinante di sonorità che convince pienamente ed è una vera prova di maturità artistica.
In definitiva Tommaso Paradiso e soci confezionano un lavoro pop che è, a mani basse, una delle migliori uscite italiane del 2014.
Leggi anche il track by track realizzato dalla band.