Esce oggi un album che girerà come i coglioni di Tiberio Timperi in queste ore: parliamo di “Joined Ends” (fuori per Ninja Tune), ovvero la seconda e più coraggiosa opera del talentino viennese Oliver Johnson, meglio conosciuto come Dorian Concept che vi facciamo ascoltare anche in streaming. Il tipetto austriaco, dopo l’Erasmus e diverse gloriose collaborazioni con tossici del calibro dei Cinematic Orchestra e Flying Lotus, ha deciso di darci dentro come se non ci fosse un domani con questo sofisticatissimo e warmeggiante lavoro.
Questo album è la geometria sonora al suo culmine, con strati su strati di accordi mozzafiato, poderose linee di basso annesse e synth ipt ipt ipt ipnotici. “Joined Ends” è un dopatissimo viaggio in un paese delle meraviglie sintetico, con pochi brucaliffi sugli alberi e molti Hudson Mohawke per la via. La produzione è profonda, sembra costruirsi lentamente, passo dopo passo, brano dopo brano, ti trascina in atmosfere abbaglianti (“Mint“), miscele sofisticate (“Nest nest“) ed esuberanti mid-session dal tocchetto jazz (“Draft Culture“) che fa sempre un sacco fico e si rimorchia di brutto. E in alcuni momenti (“11.04.2012“), per non farci mancare proprio niente, ci è sembrato di respirare profumo di house.
Questo è un disco per veri appassionati, e secondo me, che ne capisco una cifra proprio, potrebbe essere uno degli album rivelazioni dell’anno. Dorian Concept è un tipo dalle spalle belle larghe e se non fa cazzate grosse tipo ammazzare un arciduca qualsiasi erede al trono, farà parecchia strada. Sempre per quella storia che ne capisco una cifra. Fidateve.