Illustrare per sottrazione. Ridurre le forme a pochi tratti essenziali come se a tenere la matita ci fosse un bambino alle prime armi. Per poi scoprire, ad uno sguardo più attento, che quest’essenzialità è una scelta magistralmente portata avanti. Oggi è passata da Passaporto Marika Marini e ci ha lasciato uno Shaq diverso da tutti gli altri.
Tre eventi importanti avvenuti nel 1987 parallelamente alla tua nascita.
L’Italia seppellita dalla neve, la neve che seppellisce l’Italia e il bianco della neve che copre lo stivale.
I tuoi disegni non hanno quasi mai forme elaborate, abbozzano idee. Come si impara a deprivare i soggetti delle loro caratteristiche pur mantenendone la riconoscibilità?
Si va per sottrazione, fino a capire quando ci si deve fermare, fin quando non si inizia a trovare un proprio vocabolario di forme e colori.
Sono le cose semplici ad affascinarmi ed ispirarmi, come la forma di questo barattolo di vetro che ho qui davanti a me. Se questo barattolo avesse una forma complessa, la rielaborerei fino a racchiuderlo in una forma più semplice e immediata, che possa durare nel tempo.
Quindi in realtà le mie forme semplici sono molto elaborate e racchiudono spesso mondi complessi.
Come mai hai scelto una piccola gemma rettangolare come firma? È una forma piuttosto dura.
Ormai quella firma appartiene al passato, seppellita sotto la neve del 2013 :)
La scelsi per questioni legate alla simbologia del numero 8, che era il numero dei suoi lati, ma poi le persone ci vedevano appunto una gemma e non mi piaceva, quindi la abbandonai.
La più grande lezione imparata da Bruno Munari.
Quella sulla semplificazione.
Lui mi ha insegnato che è difficile essere semplici. Togliere per arrivare all’essenza delle cose è un processo durissimo. Nell’arte e nella vita.
Ci mandi una fotografia della scrivania su cui stai lavorando in questo momento?
Sogni a lungo termine o cambi obiettivo ogni 2 anni?
Cambio obiettivo ogni 4 minuti circa.
La forma più strana che abbia mai trovato in natura.
La forma del muco prodotto dalle lumache senza guscio durante l’accoppiamento.
Un vortice di passione.
Dimmi un colore per ogni stagione.
Inverno blu di Moneglia
Autunno bianco norvegese
Primavera verde libeccio
Estate giallo proletario salmonato
Ma alla fine perché i cattivi nelle favole sono sempre i lupi?
Ma infatti, povero lupo!
Per questo ho dato alla luce Lupacchio Racchio, lui non è per niente cattivo, anzi, è vittima dei terribili capretti.
Se ti dico Dance Like Shaquille O’Neal, cosa mi disegni?