foto e report di Virginia De Siro
Era da un bel po’ che aspettavo il concerto dei Jungle (a proposito, se ancora non l´hai fatto, leggi la loro intervista) e così arrivo al Magnolia, mi metto in postazione sottopalco e subito cominciano i Beaty Heart, band inglese che subito scalda il pubblico con un afro-pop travolgente – ascoltate “Mixed Blessing” se ancora non lo avete fatto. Finito il loro live, c’è una pausa di mezz’ora durante la quale il tendone del mio circolo preferito si riempie ed i tecnici smontano e montano strumenti ad una velocità supersonica. Comincia il concerto, dietro di loro la scritta J U N G L E si illumina e il pubblico esplode. Era un concerto ma allo stesso tempo un party, perché la gente cantava, saltellava e ballava, nessuno fermo. È stato davvero una bomba.