Una delle serate più belle delle mie ultime vacanze l’ho trascorsa seduto con un po’ di amici intorno ai tavolini di plastica di un piccolo bar di Carbonia, bevendo birra Ichnusa (whatelse?) e godendoci un concerto di un ragazzo sardo con una chitarra, una pedaliera e una voce bellissima.
Questo ragazzo si chiama Enrico Spanu, ma quando suona si trasforma in The Heart and The Void, che è un nome e pure un po’ un modo di vivere la musica. Progetto musicale “inaugurato” con un primo Ep (“Like a Dancer“), registrato a Guspini e uscito giusto un anno fa, e che ora si rilancia.
Il prossimo 3 dicembre The Heart and The Void torna con un secondo Ep, targato Sangue Disken, intitolato “A Softer Skin” e registrato tra Milano e Cagliari. Sei delicate canzoni, che di base si inseriscono nel solco della nuova ondata folk (difficile non pensare a The Tallest Man on Earth, ascoltando pezzi come The Same Mistake – CHE VI FACCIAMO SENTIRE IN ANTEPRIMA – o Love her like the morning), ma si fanno apprezzare anche per l’approccio indie-pop (vedi This thunder) e quello più elettrico (Down to the ground), ma più di tutto per la cura delle melodie.
Di questo Ep Enrico ha curato arrangiamenti, testi e produzione, facendosi affiancare in studio da Federico Bortoletto (al basso, ma soprattutto al “banco” delle registrazioni), Silvio Centamore (batteria) e Giulia Biggio (voce).
Il risultato è un lavoro molto più maturo del precedente, a cui ha senz’altro giovato l’esperienza accumulata in un anno di live in giro per la penisola, periodo durante il quale ha avuto tra l’altro l’occasione di aprire concerti di artisti come Miles Kane, Johnny Flynn, CallMeCat.
Sabato 29 novembre The Heart and The Void presenterà A Softer Skin, in anteprima assoluta, nella splendida cornice di Palazzo Siotto, nella sua Cagliari. Un concerto che se fossimo in Sardegna non ci lasceremmo scappare (VEDI VIDEO QUI SOTTO) e per il quale, data la capienza della venue, vi consigliamo di usufruire delle prevendite.