La notte di Capodanno mi è venuto in mente che Kanye West aveva annunciato che il suo nuovo album sarebbe uscito entro la fine del 2014 ed ero sicura che l’avrebbe fatto quella notte. Ma non ho reso questo pensiero voce per non rischiare che non accadesse.
Invece è successo qualcosa di molto più bello.
Il primo giorno dell’anno mi sono svegliata tardi da tradizione e mentre smangiucchiavo una fetta biscottata ho appreso che quella notte non era uscito l’album bensì una canzone Only One: il featuring con Paul McCartney che stavo aspettando tanto quanto il disco intero.
Ho anche appreso che se Kanye West aveva deciso di far uscire quella canzone l’ultimo/primo giorno dell’anno doveva avere un grande significato per lui.
La prima cosa che mi ha colpita è come ‘Ye ha deciso di allestire il sito per presentare la ballad: una foto bianco e nero di lui e sua figlia North e due pagine del testo scritto a mano.
Sfondo nero.
Tastiere morbide di Paul McCartney da tappeto.
La voce di Kanye che si fa spazio tra le pieghe del suo cuore e della sue ferite.
È la madre di Kanye, Donda West scomparsa nel 2007, che parla attraverso il figlio e la sua voce attraversa anche la piccola Nori seduta sulle gambe del padre.
È come una dolcissima ninna nanna che la nonna dedica alla nipotina che non ha avuto occasione di conoscere.
La rassicurante voce della madre ricorda al di non perdersi d’animo, di non lasciarsi abbattere dalla tristezza che può prenderlo a volte e di essere felice di ciò che possiede, degli angeli che Dio gli ha mandato: la moglie Kim e la figlia North.
Ovviamente sono in lacrime al primo ascolto.
Donda chiede infine al figlio di parlare a Nori di lei.
A questo punto sto davvero singhiozzando.
Non sarà il disco intero, ma questo per me è stato un inizio dell’anno splendido.
Buon 2015.
P.S. ‘Ye, però datti na mossa con questo album.
Grazie.