Ballare in modo intelligente. Dodici tracce per scuotere la testa e inseguire con i piedi il battito dei pad nella lucidità del raziocinio. “Propaganda” è il terzo, ragionatissimo, lavoro dei Youarehere, prodotto da Bomba dischi.
Elettro-ambient sofisticato tra Lali Puna e Radiohead che suggerisce atmosfere impalpabili, che riesci a sfiorare solo perché i tuoi piedi non possono smettere di chiedere al pavimento il ritmo per seguirle.
Qui lo streaming. Poi il racconto, traccia per traccia.
Bulb
L’introduzione, il prologo. Questi sono i suoni dell’album, queste sono le atmosfere, le linee della propaganda: voci, sidechain, bassi, pad e ritmiche che si rincorrono. Il nostro nuovo percorso comincia proprio da qui.
Gagarin
Le sottili analogie tra la il dolore e l’isolamento, vivere in assenza di gravità e osservare il mondo da un’angolazione differente. Sintetizzatori che ricostruiscono la sensazione di fluttuare, bassi che riportano alla realtà, beat che ricordano il battito sconnesso del cuore.
Lacuna
Qualcuno è mai riuscito veramente a dimenticare un amore? L’amore è un loop continuo nelle nostre menti, ed è impossibile arrestarlo, e i loop della memoria arrivano a raggiungere picchi emozionali forti. La traccia si divide in due parti distinte, ma simili tra loro. Le voci che ne accompagnano l’apertura della seconda parte ci ricordano quanto forte è stato quello che abbiamo provato, le note di piano iniziali i segni indelebili della nostalgia.
Incipit
Timpani, bassi e suoni quasi solenni. Originariamente avevamo ipotizzato di renderla cantata, ma poi l’intensità delle atmosfere raggiunte ci hanno fatto ripensare. Spazio alla dinamica, alle percussioni.
Dynamo
Arpeggiatori e ritmiche terzinate, glitch, cassa ora sincopata, ora dritta in 4/4. E un pad etereo, sullo sfondo, che avvolge tutto. Chi ha detto che non si può ballare in maniera intelligente?
Pulsar
Una pausa. Immaginare un suono costante di una stella di neutroni. Note sospese nello spazio che preparano alla seconda parte dell’album.
Greater Things
L’intento era cercare di descrivere con note, ritmica e testo, la consapevolezza nell’assistere alla nascita di qualcosa che sarà grandioso. Una storia d’amore, un’opera d’arte, oppure, come la regina Semiramide, la costruzione di Babilonia.
White On White
Anche per questa traccia, come un po’ per tutto l’album, c’era la ferma volontà di “far ballare”. Ma, come detto prima, in maniera intelligente. Allora abbiamo dato movimento al pad principale e scritto vari percorsi ritmici che si legano a un loop ostinato lungo 6 minuti su una traccia di 8. Quasi a voler dire di ballare all’infinito. Dimenticando tutto il resto.
You Were Born Years Before
Il trait d’union con l’EP “Primavera”, il primo pezzo che abbiamo scritto, quando “Propaganda” non aveva ancora un titolo. Ritrovarsi a parlare di un periodo significativo della propria esistenza, la diffidenza verso il futuro, la nostalgia. Tu sei nata anni prima, probabilmente non capiresti il mio stato d’animo e cosa avrei voluto diventare. Ma possiamo ballare insieme, se vuoi.
Propaganda
Title track e autentico manifesto del nostro modo di intendere la musica. Spazio a tutte le influenze e ispirazioni in una traccia che è come se ne racchiudesse quattro al suo interno.
Shojna
Due persone che non riescono a comunicare tra loro. Rumore bianco in sottofondo, il silenzio rumoroso, struggente. Le parole non dette. Un deserto, il più a nord del mondo. La lontananza e un pianoforte sfiorato.