Con Fabrizio Morra ho scoperto di avere molte cose in comune. Dal timore ricorrente al romanticismo che maschera il nostro essere instancabili perfezionisti, fino a una passione insana per quelle meravigliose riviste di visual art tipo Creative Review. Il suo studio si chiama Damn e lo trovi a Torino, ma se vuoi scrivergli assicurati di aver visto almeno una serie di Seth MacFarlane nella vita.
Tre riviste per le quali vorresti illustrare.
Dal momento che ce ne sono troppe, ho fatto un giro in libreria per schiarirmi le idee. I finalisti sono: Wired, Creative Review e Eye magazine.
Un timore ricorrente.
Il controllore sul bus.
Quali sono i brand che investono di più in illustrazione secondo te?
Bella domanda, negli ultimi anni siamo stati invasi da una caterva di siti/e-commerce dove ti potevi improvvisare illustratore e vendere facilmente le tue grafiche. Tranne questi, direi che tutti quei brand appartenenti al mondo dello streetwear e del merchandise musicale hanno sempre investito molto in questo campo. Trovo molto interessante il lavoro che stanno facendo i ragazzi di Dudes Factory, ovviamente reputo McBess una sorta di Dio sceso in terra. In Italia purtroppo non vedo molto interesse verso il binomio brand + illustratore. Anche se ci sono fortunatamente alcune realtà che rappresentano un’eccezione come Bastard, Lobster, Rough per citarne alcuni. Non mi esprimo riguardo al panorama statunitense, dove ogni giorno escono nuovi super brand con mega illustrazioni.
La corrente culturale che ti ha influenzato di più fino ad oggi.
Quella dei surfisti-skater degli anni ’60 come si chiama?
Ci mandi una fotografia della scrivania su cui stai lavorando in questo momento?
L’illustrazione è fatta di pragmatismo e di romanticismo?
Ho cercato su wikipedia D: Dal mio punto di vista penso che sia composta da entrambi, il pragmatismo è quello che ti fa campare, il romanticismo è quello che ti fa cambiare 400 volte la palette colori. Ovviamente sei più libero di esprimere la tua vena romantica quando lavori a progetti personali, anche se è più difficile arrivare a compromessi quando non hai nessun altro che decide per te.
Il cartone animato che avresti voluto disegnare tu.
Sicuramente se fossi nato Seth MacFarlane sarebbe stato tutto più facile, in ogni caso direi I Griffin, American Dad e così via. Ogni volta che Peter dice: “Come quella volta che…”, cado dal divano.
Sei anche un tipografo. Dopo Gutenberg, qual è stata la più grande invenzione del settore?
Diciamo che le lettere mi sono sempre state simpatiche, comunque direi l’Helvetica quegli ordinatissimi cassetti che contengono i glifi.
La lettera dell’alfabeto più bella da disegnare.
Oddio! Ho sempre voluto che qualcuno mi facesse questa domanda ma non essendo un argomento di conversazione da Sabato sera non l’ho mai detto a nessuno e finalmente lo posso dire: La A!….(se posso aggiungere anche l’Ampersand ha il suo fascino)
Se ti dico Dance Like Shaquille O’Neal, cosa mi disegni?
Beh, secondo me uno di 2.15 metri potrebbe ballare più o meno così…