Ecco che arriva una nuova collezione di dischi presentata questa volta dal duo degli italianissimi Re-UP. In occasione dell’uscita del loro primo longplayer intitolato “Nelcorpo”, Omar e Leo ci fanno sbirciare all’interno dei loro scaffali fornendoci, tra una risata e l´altra, anche qualche indizio utile a capire da dove sia venuta l´ispirazione per la sensuale deep techno venata di dub contenuta tra i solchi del loro album.
Il primo disco che hai comprato:
Omar: Ace of Base “The Sign”
Mia sorella maggiore e le sue amiche la ascoltavano mentre si preparavano per andare a ballare. Mi ricordo che mentre si truccavano mettevano questa cassetta e quando arrivava “All That She Wants” le sentivo cantare. Ancora oggi mi da una sensazione di spensieratezza.
Leo: Outhere Brothers “Pass The Toilet Paper”
Uno dei più gettonati successi dei primi party… I memorabili 12 anni! hahahaha
Un disco che possiedi e del quale ti vergogni un pó:
Omar: A casa dei miei c’è un mobile con tutti i dischi che comprai dai 15 ai 18 anni… su 500 ne salvo 30 al massimo.
Tra i più brutti di sempre vanno ricordati:
Twenty Fingers “Short Dick Man”
Whigfield “Saturday Night”
Leo: Sicuramente un disco di Ramirez, credo si chiami “La Bomba”…
Un disco che ti ha fatto decidere di darti alla musica:
Omar: Michael Jackson “Dangerous”
Ho guardato mille volte il vhs del concerto a Bucarest. Credo di conoscere quasi tutte le canzoni e le coreografie a memoria
Per chi non l’avesse mai visto qui c’è il link
Leo: The Orb “The Orb’s Adventures Beyond the Ultraworld”
forse uno dei primi contatti con l’affascinante mondo della musica elettronica
Un disco che dal punto di vista della produzione ti ispira ancora oggi:
Omar: Cobblestone Jazz “Hired Touch”
Rappresenta il punto di unione tra vari generi. Mi colpisce la cura dei dettagli e il particolare uso degli elementi.
Leo: Maurizio “M5”
Parte delle M-Series (Basic Channel) e realizzato nel 1995 dal duo berlinese composto da Moritz Von Oswald e Mark Ernestus, è un’opera d’arte! L´incastro perfetto, la sintesi del ballo, quel loop che non ti stanca mai, il lato minimalista del suono giamaicano di fine anni ’80. Forse anche il disco più campionato e copiato della storia della techno.
Il tuo disco preferito di musica italiana, sia elettronica, dance o di qualsiasi altro genere:
Omar: Lucio Dalla “Disperato Erotico Stomp” Lucio Dalla è stato il cantautore più irriverente e divertente che io ricordi e immagino chei suoi testi gli abbiano recato anche qualche problema al tempo.
Leo: A dire la verità è un territorio che non mi ha mai appassionato molto. “Lorenzo 1994” di Jovanotti è comunque l’album che mi fa sempre piacere riascoltare
Il tuo disco techno preferito:
Omar: Sirko Mueller “Submission” (Extended Mix)
Un mix naturale di groove cadenzato, riff funky e atmosfere sexy.
Leo: Claro Intelecto “Hunt you down”
Modular dubby techno con groove micidiale!
Il disco che non manca mai di farti venire voglia di ballare:
Omar: STL “Silent State”
Smallville è l’etichetta che mi ha introdotto nella fase più morbida ed emozionale della techno. “Silent State” è un disco per sognatori e credo mi rappresenti al 100%
Leo: Minilogue “My Teenager Gang”
Smooth ma incalzante traccia da inizio serata (o afterino carino…), esattamente quello che metto quando voglio catturare da subito la pista in maniera dolce
Un disco che usi per rilassarti:
Omar: Sven Weisemann “Inner Motion”
Lo uso spesso anche per pulire casa!
Leo: Groove Merchant “20” (Ubiquity recordings)
Un doppio vinile trovato per caso in una bancarella di un mercatino dell’usato
Il tuo disco preferito del 2014:
Omar: Dorisburg “Mystical Influence”
Un disco che suonerò per i prossimi 5 anni e che avrei potuto suonare anche 5 anni fa. Lo adoro per la sua semplicità.
Leo: Roger Gerressen & Ivano Tetelepta “Build From Wax vol.1”
Connubio originale tra beat techno ed un feeling house, con forti contaminazioni funky/soul caratterizzata da una venatura afro. Un mini album che esplora territori apparentemente diversi creando un mix raffinato per clubbers maturi
L´ultimo disco che hai comprato:
Omar: Gari Romalis “Soundvisionary” EP
Un disco house che nasconde nel B side un tunnel micidiale “Nutron”
Leo: Holdie Gawn/Micawber “Sylphe 07”
Una label che nel 2014 ha lasciato il segno secondo me