Conosco Simone da qualche tempo. Ci siamo spesso scambiati idee, spunti, consigli o semplici tormentoni. Non ci siamo mai visti però, lui abita dall’altra parte del mondo, ad Hong Kong per la precisione, dove dedica tempo e anima alla sua musica. Tutti voi magari conoscete Simone con il nome di Kavemura, è senz’altro uno degli artisti preferiti della redazione e ci piace pensare di essere una delle sue redazioni preferite. Kavemura uscirà quest’anno con un album, il suo secondo, dopo quella perla di “Every Dog Has Its Day” che aveva contribuito a “metterlo sulla mappa”.
Nell’attesa, Kavemura un giorno ci ha chiamato, con una bella notizia. Ha infatti raccolto i remix fatti quest’anno in un’unica release “RE:MIXES” che possiamo oggi mostrarvi in anteprima.
Si va da Kanye West a Grovekingsley, passando per Major Lazer, Fligh Facilities, Schodt e OT Genasis ( <3 ). L’unico filo conduttore è il modo in cui Simone ultimamente vede la musica, e abbiamo quindi pensato di farcelo raccontare direttamente da lui.
Come nasce l’idea di questa raccolta? Se non sbaglio alcuni dei remix li avevi già rilasciati, e quindi appartengono a periodi diversi. Da dove nasce l’esigenza (se così possiamo chiamarla) di raccogliere tutto in un’uscita?
Come hai detto tu i remix appartengono a periodi diversi all’interno dell’ultimo anno. In passato non mi sono mai cimentato in quest’arte, ma ultimamente lo trovo un buon esercizio che in certi casi mi permette di portare alcuni brani in una dimensione che possa essere suonata nei club. Ho deciso di raccoglierli perché non vadano del tutto persi e perché comunque rappresentano una tappa del mio percorso musicale.
Ecco. Mi è sembrato, dall’ascolto, che la tua finalità ultima sia proprio quella: rendere roba che è destinata all’ascolto da camera e portarla in un club. Come ti approcci ai brani che scegli di remixare?
Si, che è un po’ la stessa cosa che sto facendo da anni con le mie produzioni. Cercare di conciliare ascolto e clubbing. I brani da remixare in genere li scelgo se mi piacciono, tranne il caso di Kanye che ha fatto un brano dalla spocchia surreale ed ero partito con l’idea di farne una parodia.
Ahah, e poi?
E poi ha preso un altra piega e mi son quasi fatto piacere la sua voce. Mi son detto ma si, lasciamo a ognuno le proprie convinzioni.Non ce la faccio proprio a fare l’hater, è più forte di me. Mi prendo sempre bene alla fine.
Con il passare del tempo, mi sembra che il tuo suono sia andato sempre più verso i 4/4. Partendo da “Every Dog Has Its Day” fino a questo release, cos’è cambiato?
Do la colpa a Hong Kong. Sono tutti pazzi e vogliono ballare fino a mattina. Quindi a sto punto meglio che fargli ballare Lady Gaga, no? Comunque ho trovato molto spazio per sperimentare anche all’interno della cassa a quattro. Come ti dicevo, mi piace l’idea di poter conciliare una certa profondità di suono con ritmiche che si sposino bene col dancefloor.
Quanto Hong Kong influenza le tue scelte artistiche? Quanto riesce ad ispirarti? E soprattutto (anche se non c’entra magari un tubo con la musica) com’è vivere li?
La cosa principale credo riguardi il fatto che HK è una città aperta 24 ore, con una moltitudine di culture diverse, gente da ogni angolo del globo che trova la dimensione che preferisce. Grazie al clima quasi sempre caldo è una città che si vive all’aperto, il che favorisce l’interazione tra le persone e, diciamolo, pure il mood perché alla fine siam tutti un po’ metereopatici. Se penso a quando producevo in una stanzetta avvolta nella nebbia di Venezia e ora che lo faccio spesso all’aperto, chiaramente c è tutto un altro feeling nelle produzioni. Se aggiungi la frenesia, capisci anche l’influenza che ha a livello dei ritmi.
Il remix che avresti voluto fare e che, per un motivo o per un altro, non sei riuscito a iniziare e/o completare?
Robot Koch. Mi ha mandato l’ acapella di un suo pezzo bellissimo, e alla fine dopo vari sforzi mi son detto: non posso toccare sto pezzo! Capisci che con Kanye o OT Genasis il problema non si pone.
Una piccola anticipazione sul disco? So che è in arrivo…
Si chiamerà “Tropical Dream“, avrà un mood sognante e a volte appunto quasi tropicale. Tanti suoni ambient, tanta cassa a quattro e tante collabo con artisti che stimo. Il singolo che lo anticiperà sarà “Winter Del“, del quale stiamo finendo il video.