Deponete subito i forconi e le asce e lasciatemi parlare. Siamo franchi, onesti per una volta: da quando Beyoncé ha pubblicato nel 2013 quell’album a sorpresa ─ sì, proprio quello ─ le regole del gioco sono cambiate. Ormai l’elemento sorpresa nella release di un album è se non vi sono sorprese rispetto alla data di uscita annunciata. Volete delle prove?
Bjork ha pubblicato Vulnicura a febbraio ─ inaspettatamente ─ per far fronte al leak che ormai circolava, Kendrick Lamar ha pubblicato To Pimp A Butterfly una settimana prima e Drake non è stato da meno con If You’re Reading This It’s Too Late.
Giusto per fare tre nomi “poco influenti” nel music business.
Questi comportamenti hanno portato i giornalisti di Popjustice ad utilizzare “Beyoncé” come metro di paragone per stabilire l’elemento sorpresa di una release.
Arriviamo ora al tema principale che in realtà è anche una piccola richiesta esplicitata senza troppa retorica o parole per rendere pomposo il ragionamento.
I tre nomi citati sopra sono sì di artisti che hanno pubblicato dei dischi a sorpresa rispetto alla data ufficiale o rispetto ai rumors che giravano, ma c’è un artista che ha preso forse un po’ troppo sul serio questo gioco di mettere on line, pubblicare, musica a sorpresa.
Sto parlando di Aphex Twin che da gennaio continua a caricare su soundcloud ─ ieri ne ha aperto un altro ─ centinaia di tracce, unreleased, demo, e non so cos’altro ─senza contare le release ufficiali. Alcuni brani sono anche molto belli, per carità, magari tutti e 100, ma non so, questa cosa di buttare ─ ed il termine non è messo lì a caso ─ musica a iosa un po’ mi lascia perplesso. Soprattutto perché porta a quel comportamento ─ che poi tutti stigmatizziamo ─ dello scaricare musica senza nemmeno più ascoltarla.
Per cui, caro Aphex, smettila di fare la Beyoncé della musica elettronica e, per piacere ─ visto che hai anche cancellato i due account e non so cos’altro hai in mente ─ trova una giusto compromesso tra gli anni di silenzio discografico e questa frenesia un po’ senza senso.
Ti voglio bene ─ un po’ meno negli ultimi tempi.