Sofia è la capitale della Bulgaria, se avesse due F ci sarebbe il vento come a Trieste e volerebbero tantissimi aquiloni. Invece Atanas Kutsev ci fa le foto e Tochka ci disegna i mostri, creano questo progetto bellissimo che si chiama appunto Sofia Monsters. Ma mica sono mostri cattivi come quelli che si nascondono di notte sotto il letto o dentro l’armadio eh, dei mostri simpatici pigri e colorati che spuntano dai palazzi e sbadigliano nuvole, tirano avanti l’ora sull’orologio del municipio, giocano con l’orizzonte. Vorrei imparare questa serie di immagini a memoria e poi un giorno portarti qui e dirti Guarda! Lì c’è un mostro rosa che sgranocchia il palazzo, lo riesci a vedere? e so che lo vedresti come vedi tutto il resto, come vedi me. Sarebbe una caccia al tesoro di cose invisibili, giochi? Me lo immagino già, tu ti stropicceresti gli occhi come quando alla mattina ti svegli e cominci a vedere davvero, e tutto ti farebbe sorridere come l’ultima pagina dei Piccoli Brividi, quella con gli adesivi che si illuminano al buio. Cercheresti le tue dita da annodare alle mie mentre camminiamo; hai messo la guida nella tasca grande dello zaino, gli occhiali in quella piccola. Poi dopo aver visto il mostro coi calzini seduto sul lampione e addirittura quello che cavalcava un minipony verso l’arcobaleno (questo mi sa che te lo sei inventato), ti comprerei un gelato ricoperto di noccioline e aspetteremmo l’autobus vicino al mostro azzurro che legge il giornale con gli occhiali appoggiati sul nasone.
Non è tutto poi così mostruoso.
E se ti piacciono le cose disegnate tra i palazzi allora guarda QUI