Erugiery non è un asso nel rispondere alle interviste (per sua stessa ammissione), ma con la spontaneità primordiale dei suoi disegni racconta già tanto. A metà strade tra pittura murale (ma trasferita su carta) e scarabocchi onirici, le sue illustrazioni sono già finite a Milano, Vienna, Verona. Io lo conosco perché sulle pareti della mia cucina campeggia il calendario che ha disegnato a mano pagina per pagina, adesso tocca a voi aprirgli le porte di casa vostra.
Perché Erugiery?
… Era una fumosa notte del lontano 2007, eravamo io e una manciata di amici. Fuori faceva freddo, la luna era smorzata dalla luce di due lampioni gialli. Nella stanza intorno a noi solo bottiglie vuote e il posacenere che strabordava di mozziconi e idee fallite… Quando ad un tratto… Davvero lo vuoi sapere?
Com’è andato il tuo solo show all’Harlem Room?
Se esclamo “molto bene!” faccio la figura dello sbruffone? Ti dico solo che oltre alla quantità enorme di amici che mi ha supportato durante l’opening (e pure dopo), questa mostra ha aperto le porte per la mia prima personale estera (ROOMS – Innsbruck-Austria – galleria Km0). Quindi direi “molto bene!”.
La tua galleria preferita, non solo di Milano.
È solo un anno che ho cominciato a frequentare le gallerie (e neanche troppo spesso), quindi non ti so dire davvero.
Se andassi da uno psicologo, ti prescriverebbe una terapia per evitare di fare incubi.
Se devo confessarti una cosa io faccio sogni piuttosto banali. Sogno spesso di compiere azioni quotidiane, come fare la spesa, la coda alle poste, camminare per strada, aspettare treni con ritardi cosmici. E mi annoio. Hai mai sentito qualcuno che si annoia dei suoi sogni? Io no, quindi chiederei allo psicologo di prescrivermi qualcosa che butti un pizzico di divertimento nella mia sfera onirica.
Ci mandi una fotografia della scrivania su cui stai lavorando in questo momento?
Sarà contento Basquiat del suo lascito artistico, no?
Basquiat, Picasso, Ensor, Klee, Mirò, Matisse: ne vuoi altri? Ad ogni modo spero di sì.
Quando è stata l’ultima volta che hai fatto qualcosa per la prima volta? Ti sei fatto male?
Qualche giorno fa ho fatto le polpette di spinaci, cumino, patate e ceci. Era la prima volta che le facevo e mi sono divertito. Son venute buone? I miei coinquilini dicono di sì. A me parevano un poco secche. È stata molto meglio della prima volta in bici senza le rotelle.
I bambini nascono dalle conchiglie?
A volte. Altre volte invece nasce della musica. (… Oh ma te lo sei proprio guardato tutto il mio sito per farmi queste domande mirate!)
A casa ho il tuo calendario del 2015, però mi dimentico sempre di girare pagina quando cambia il mese.
Potrebbe essere un buon sistema per fermare il tempo. E potrei usarlo anche io per avere più fiato durante le consegne. Fammi sapere se funziona.
Se ti dico Dance Like Shaquille O’Neal, cosa mi disegni?