Glen Boothe, in arte Knxwledge, è un beatmaker. Un prolifico, dedito beatmaker.
Vive a LA, sede di una scena in continua espansione.
Una volta compiuto il primo, ispido passo dentro il suo catalogo, uscirne diviene presto l’ultima delle intenzioni.
Decine e decine di EP e beat-tapes, disseminate tra Bandcamp ed etichette indipendenti, formano una fitta rete di strade sorprendenti, calme o nervose che siano.
Analizzando un singolo beat, il referto è lo stesso: sentieri innumerabili, da intraprendere nell’ordine che si percepisce più adatto, con l’attenzione che si desidera.
Ci sono samples riconoscibili –la serie Hexual Sealings è una collezione di remix, con campioni acapella di interi pezzi hip-hop e non solo- ed altri introvabili, da estratti di interviste rare a dialoghi di cartoni animati.
Emerge la devota riverenza verso i più grandi, tra tutti Madlib e J Dilla, di ovvia ispirazione per uno scolaro dell’MPC.
“Hud.Dreem”s è già fuori in digitale e ucirà il prossimo 30 giugno in doppio vinile. È il suo esordio su Stones Throw, l’ormai storica etichetta underground a cui dobbiamo Madvillain, e che stampò l’ultimo sorriso di Jay Dee.
Quest’anno, tra le altre sorprese, un beat di Knx. è comparso nell’ultima gigante fatica di Kendrick Lamar.
Abbiamo fatto due parole, per capire con quali occhi il 27enne originario di Philly guardi avanti, e quale sapore abbia per lui il passato.
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Hey, what time is it down there?
KNX: 11.34 AM, nine hours’ the difference.
Would you say that for a young producer, the best way to become who you want to be is to stay detached from bigger goals so to live music day-by-day?
KNX: This question is the answer, really. What you’re saying is 100% perfect, I should write it down and use it. Keeping your feet on the ground is the only way to get ahead, in a world where it’s hard to even get ten followers. Thanks for that.
You’ve got NxWorries due this fall, right? That’s on Stones Throw, as well. Tell us a bit about that project.
KNX: Right. It’s me and Anderson Paak, who’s actually here right now. It all started about two years ago. I sampled a video of him singing, added kicks and snares and made a beat. One year later he called me, we hooked up, and here we are.
-I’ve seen the Dungeon session, that was a good one.
KNX: Good vibes there, yeah. And there’s some more coming out soon. We recorded a couple more songs, so you’ll get to hear them any day now.
“Hud.Dreems” is out on Stones Throw Records. Has your new label relationship influenced your work in any way, or did you keep working with the same spontaneous approach, embracing what comes out naturally?
KNX: The approach stayed the same, I mean that’s what I do. Dig through records, and whatever I run into, and try to build around that. For one, I’m going in more. There’s more and more rappers ringing me up, it’s all real.
That’s definitely a good thing. The mylyfe beat was on Pyramid Vritra‘s EP, you appeared on Homeboy Sandman‘s album, and as well, you released stuff on Leaving Records which is an arm of ST. How did the definitive label relationship come up?
KNX: The spark was moving to LA, obviously. I happen to live literally next to the label’s office, so I’ve always known many of the artists working there, Guilty Simpson and Peanut Butter Wolf, whom I met when I was a kid, but he probably doesn’t remember. The actual thing happened when I was playing at Boiler Room. I was flipping some Charizma stuff, and Wolf came up to me. And that was it, it was crazy.
Samples are a great way of collaging reality, putting together things you like, so taste comes in the first place. But apart from Ableton controllers and samplers, you also record instrumental parts on keys, synths, and… bass, I guess?
KNX: Yes. I was quite lucky in some sense, cause growing up in Philly I spent a lot of time in church. So I spent a lot of time recording anything I could, and my uncle used to take home lots of instruments. That’s how I learnt to play drums, bass, keys.
The last vinyl you’ve bought?
KNX: Let me think. I was in Moscow for a show, and found some real weird shit.
Do you need the title? I can’t remember right now, no sir.
Another vinyl lover living in Cali like you is Whoarei. You reworked a Mick Jenkins track with him, right? How do you get on with him and Mick.
KNX: I’ve never actually met either of them, I’m cool with both though. Good homies. Whoarei was on Kendrick’s album as well, actually.
I know they’ve been asking you a lot about it, but I’ve got to do it too. That Butterfly thing from that nappy-headed kid with a crown on his head? How did that come up.
KNX: It all happened thanks to Eric Coleman. He’s a photographer, a good friend of mine. At a photoshoot he played my “Anthology” cassette, Kendrick heard it and asked about me. He texted me, I sent him the stuff. One year later, he texted me and told me that so[rt] beat had gone all the way. I didn’t expect it at all. I mean everyone can fall in love with a beat, but he’s Kendrick. He’s the president.
How much of all this comes from love, and how much comes from pain translated?
KNX: It’s all of that. Whatever comes, it’s all genuine. Anything in there was done for a reason, every single beat. So there’s no regret, since I know that what I do is always helping somebody somewhere. All eggs in one basket.
What will you tell Marvin’s family the day they come for you like they did with Pharrell?
KNX: That’s a funny one. Well, fuck that shit. They should go and speak to Spotify. They’re the real thieves. Fuck Spotify.
I often wake up to your Breakfast with Ringgo, it’s all the colours I need in the morning.
KNX: Thanks man, that was cool. Ringgo came to Italy recently, right? Mndsgn.
Right, he played a gig in Milan. Are you planning a visit, too?
KNX: I’ve never been to Italy, so I’d love to, I need to come.
See you one day for a pasta, then.
KNX: My G.
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Hey, che ore sono laggiù?
KNX: 11.34, 9 ore in meno.
Diresti che, per un giovane producer, il miglior modo per diventare chi vuole essere è rimanere distaccato da grossi obiettivi e vivere i suoni giorno per giorno?
KNX: Questa domanda è in un certo senso la risposta. Quello che dici è perfetto al cento per cento, dovrei trascrivere la frase ed usarla io stesso. Tenere i piedi per terra è l’unico modo per riuscire ad andare avanti nonostante tutto, in un pianeta in cui è dura avere anche solo dieci followers. Grazie per questa.
Il progetto NxWorries uscirà il prossimo autunno, sempre su Stones Throw. Parlacene.
KNX: Siamo io e Anderson Paak, che tra l’altro è davanti a me in questo momento. Ѐ iniziato tutto due anni fa, ho campionato un video in cui lui cantava, ci ho aggiunto kicks e snares, ecco un beat. Un anno dopo mi ha contattato, ci siamo beccati ed eccoci qui.
-Ho visto la vostra sessione nel Dungeon, una gran cosa.
KNX: Colori giusti, è vero. Ne usciranno ancora: lì abbiamo registrato un altro paio di pezzi quello stesso giorno, quindi li sentirete molto presto.
“Hud. Dreems” è fuori su Stones Throw. Come ha influito sul tuo lavoro il rapporto con la nuova etichetta? Ha modificato il tuo metodo in qualche modo o hai continuato a lavorare con lo stesso spontaneo approccio, accogliendo con naturalezza ciò che partorisci sguazzando tra i vinili e ogni suono in cui ti imbatti?
KNX: L’approccio è lo stesso, è questo quello che faccio. “Scavo” tra i dischi, o qualunque cosa in cui mi imbatto, e cerco di costruirci qualcosa intorno. Se c’è una cosa che ho cambiato, è che ci dò dentro ancora di più. Molti più rapper mi contattano, è tutto sempre più reale.
Ѐ una cosa positiva, senza dubbio. Il beat mylyfe è comparso sull’EP di Pyramid Vritra, e sei nella tracklist dell’ultimo album di Homeboy Sandman. Inoltre, hai già all’attivo qualche pubblicazione su Leaving Records, un ramo di Stones Throw. Com’è avvenuto il vero proprio contatto con la casa discografica?
KNX: La scintilla è stata il mio trasloco a Los Angeles, ovviamente. Vivo proprio accanto all’ufficio dell’etichetta, quindi ho piano piano conosciuto parecchi degli artisti che ci lavorano. Guilty Simpson, ad esempio, e Peanut Butter Wolf [fondatore di ST, si veda il documentario Our Vinyl Weighs A Ton] che ho incontrato per la prima volta da ragazzino, ma lui non se lo può ricordare. Il fatto vero e proprio è accaduto durante un mio set alla Boiler Room. Giocavo con un pezzo del suo amico Charizma, e Wolf mi ha preso in parte. Lo potete vedere su internet, è tutto ripreso. E questo è stato tutto, tutto folle.
Campionare è un modo perfetto per creare collages della realtà che ti circonda, assemblando frammenti di ciò che ami, quindi il buongusto viene al primo posto. Ma controller di Ableton a parte, registri parti strumentali live alla tastiera e al basso, giusto?
KNX: Sì. Sono stato fortunato, in questo senso. Crescendo a Philadelphia ho passato molto tempo negli ambienti di chiesa, quindi molto tempo a registrare qualunque suono mi capitasse davanti. Mio zio portava a casa strumenti e strumenti, così ho imparato a suonare la batteria, il basso, la tastiera.
L’ultimo vinile che hai comprato?
KNX: Ero a Mosca, ho trovato delle cose assurde, impensabili. Il titolo? Non lo ricordo, nossignore.
Un altro amante dei dischi lì in California è Whoarei. Hai remixato un pezzo di Mick Jenkins insieme a lui, com’è il tuo rapporto con i due?
KNX: Non li ho mai incontrati di persona, a dire la verità, ma sono due giusti. Whoarei, tra l’altro, anche lui è lì con me nella tracklist di Kendrick.
Appunto. Sono certo che te lo chiedono spesso ultimamente, ma devo farlo anch’io. Quella cosa della farfalla, di quel ragazzo dai capelli crespi con la corona in testa. Com’è successo?
KNX: Apprezzo le scuse. Ultimamente è stato assurdo, surreale. Ѐ accaduto grazie ad Eric Coleman, fotografo e mio buon amico. Ha fatto partire la mia compilation Anthology ad un servizio fotografico, Kendrick l’ha sentita e ha chiesto di me. Mi ha scritto, gli ho mandato la roba. Un anno dopo, vibra il telefono ed è di nuovo lui: so[rt] è andato fino in fondo, mi scrive. Non me l’aspettavo affatto. Voglio dire, chiunque può innamorarsi di un beat, ma lui è Kendrick Lamar. Ѐ il presidente!
Quanto di tutto questo deriva dall’amore, e quanto dal dolore tradotto?
KNX: Ѐ entrambe le cose. Tutto ciò che viene, è tutto genuino. Tutte le uova in un solo cesto, la musica. Qualsiasi cosa è nata per una ragione, ogni singolo beat. Quindi non c’è rimpianto o rammarico, finché so che quello che faccio sta sempre aiutando qualcuno, da qualche parte.
Cosa dirai alla famiglia di Marvin Gaye quando verranno a prenderti come hanno fatto con Pharrell?
KNX: Questa fa ridere. Beh, fanculo. Dovrebbero andare a parlare con Spotify. Sono loro i veri ladri. Fanculo a Spotify.
Mi sveglio spesso con il video di Breakfast with Ringgo, ci sono tutti i colori di cui il mio mattino ha bisogno.
KNX: Grazie, è stato bello quel mattino, bacon e beats. Ringgo è venuto in Italia di recente, giusto? Mndsgn!
Giusto, ha suonato a Milano, me lo sono perso. Anche tu hai in programma di farci una visita?
KNX: Non sono mai stato in Italia, quindi mi piacerebbe, ci devo venire!
Ci vediamo quel giorno per una pasta, allora.
KNX: “My G”.
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