Quest’oggi vi presentiamo l’ultima novità di casa WWNBB.
Loro si chiamano Hund, vengono da Venezia e sono quattro ragazzini con in testa una specie di versione più sognante, colorata e psichedelica del post-punk.
Il singolo che vi facciamo ascoltare si chiama Lands ed abbiamo deciso di accompagnarlo ─ oltre che dalle parole dei ragazzi ─ anche dalle sensazioni della nostra Valentina.
Trovate i due testi qui sotto.
Delle volte quando sono in macchina faccio questo gioco in cui giro a destra. Ad ogni incrocio, bivio, deviazione o rotonda io giro a destra. È un gioco che si fa con il braccio sinistro fuori dal finestrino che tiene il tempo della musica e del vento, onde senza mare. Destra. Sento l’aria entrare dalla manica della maglietta, fresca come le mie mani quando abbiamo ballato in salotto tra il ficus e la credenza antica con sopra i ricordi delle vacanze di qualcun altro. Alzo un attimo gli occhiali e guardo il sole, contro ogni legge e leggenda e rischiando di rimanere cieca per sempre, ma voglio controllare com’è davvero il cielo, senza filtri e senza lenti. Destra. Sorrido piano anche se nessuno mi vede, forse nemmeno io. Destra. Ora c’è un pezzo lungo e dritto, l’asfalto ancora senza buche, vado veloce e i miei capelli si muovono come ad un concerto Metal. Ci sono già stata qui? Forse in un’altra stagione. Vedo un airone, una nuvola rosa e un albero ancora pieno di ciliegie – passerò a prenderle domani. Destra. C’è una luce così bella che il verde delle colline sembra ancora più verde e le colline sembrano ancora più colline, e quando arrivo a casa io sembro ancora più io, con questi capelli che mi coprono la faccia come rami di salice piangente. Vorrei che fossi qui, a spostarmi tutto.
─ Valentina Rodella
—
«Ci siamo conosciuti a scuola ma veniamo tutti da paesi diversi intorno a Venezia. Allo stesso modo, anche le nostre influenze derivano un po’ da tutte le parti, non solo per quanto riguarda i nostri ascolti musicali, ma anche nella vita di tutti i giorni. Per esempio, Federico fa dj set techno in qualche rave qui in zona, Alessandro compone musica contemporanea, mentre Nicolò suona con un’orchestra veneziana.
Siamo attenti alle nuove cose e abbiamo cercato di sviluppare un nostro suono, non abbiamo mai pensato di imitare semplicemente un gruppo o uno stile. Ci piace cercare di essere il più possibile mentalmente aperti nello scoprire e sperimentare con la musica, anche dedicandoci ognuno a suonare diversi strumenti.
Lands è stata registrata da un amico, Alessandro Donin, nel suo garage a Sottomarina, vicino a Venezia. Non avevamo una batteria e abbiamo assemblato campionamenti di varie batterie elettroniche, ma anche questa canzone è nata, come la maggior parte delle nostre composizioni, da una lunga jam improvvisata in sala prove.
Anche il mantra che Federico cantava ha poi spontaneamente trovato forma in un testo:
“When I never bend I never lend / When I never sell I never sell you my time / It signs my hands with flowers and lands / Remove the piece of glass / have cut my eyes”»