Vi ricordate quella lezione dell’Odissea sul canto delle Sirene in prima liceo? La leggenda voleva che lungo la costa dell’Italia Meridionale, al largo della penisola di Sorrento, le sirene, esseri mostruosi e affascinanti, attirassero i marinai con la loro musica facendoli pericolosamente avvicinare alla costa e distruggendo la loro imbarcazione. Basta solo cambiare costa: le Sirene, ora, popolano l’Adriatico.
Siamo a Vasto, provincia di Chieti e perla dell’Abruzzo nonché setting ideale per il Siren Festival, quest’anno giunto alla sua seconda edizione dopo una partenza, nel 2014, a dir poco esplosiva. La magia si ripete. Se avete già preso il biglietto e volete gasarvi, se state organizzando la trasferta oppure se siete degli eterni indecisi, beh, vi diamo degli ottimi motivi per mettere in borsa il costume buono ed essere a Vasto dal 23 al 26 Luglio.
1. Il mare
Dicevamo: Adriatico. Vasto Marina offre una delle spiagge più belle di tutto l’Abruzzo. Mare limpido, sabbia morbida e chiara, lidi con attrezzatura ma anche spiaggia libera. E’ attivo inoltre un servizio di navette che vi porteranno in spiaggia, al Lido Sabbia D’Oro, ribattezzato per l’occasione “Siren Beach”. Uno spettacolo della natura è senza dubbio Punta Penna, spiaggia a 10 chilometri da Vasto e situata all’interno della Riserva Naturale di Punta Aderci.
2. La location
Vicoli, monumenti, chiese, palazzi, e pure un castello. Vasto è il posto perfetto per un festival che sfrutta i punti strategici del paese unendo musica e storia. Tra il Palazzo D’Avalos, la Porta San Pietro e la Piazza del Popolo vi girerà la testa, ne siamo certi. E quando meno ve l’aspettate, il profumo del mare vi solleticherà lo stomaco.
3. Il cibo
Mare, profumo di mare? No, di arrosticini. Insieme ai mitici spiedini di carne di pecora (simbolo della cucina abruzzese), Vasto offre delle specialità gastronomiche imperdibili. Le pallotte cace e ova, ad esempio, il brodetto di pesce, un bel piatto di spaghetti alla chitarra con scampi o ancora le cozze alla vastese (ripiene al sugo di pomodoro con pangrattato!). MIND: BLOWN.
4. La musica
La protagonista, insieme al paese di Vasto, è indubbiamente lei. Il programma di quest’anno del Siren è davvero da piatto ricco mi ci ficco. Elemento essenziale, la varietà. C’è l’elettronica con James Blake e Jon Hopkins (uniche date italiane), Clark e Gazelle Twin; c’è il folk di Sun Kil Moon, Scott Matthew, Emma Tricca e Gareth Dickson; la roba per farvi muovere il culo spensieratamente con Is Tropical e i The Pastels; il rock delle Pins, Verdena e Mamuthones. E poi Colapesce, IOSONOUNCANE, WOW, la Batteria e molto altro ancora.
5. Gli eventi collaterali
Oltre alla musica, il Siren è un vero luogo di incontri. I giardini di Palazzo D’Avalos e la Siren Beach saranno la cornice azzeccatissima per aperitivi musicali per discutere di musica, set acustici, presentazioni di libri, incontri con illustratori. E ancora, la notte, in spiaggia, dj-set fino all’alba.
Portami a Vasto, fammi sognare e dimmi che non te l’avevo detto.