È sempre bello poter smontare con fatti concreti dei luoghi comuni consolidati ma senza una base di fondamento – da novelli “Mythbusters”- come quello che recita “d’estate non escono dischi nuovi”. E invece no! Ecco pronta a dimostrazione l`ennesima caterva di EP di area più o meno elettronica pubblicati in Luglio che per quantità e qualità non ha nulla da invidiare a nessun´altro mese dell´anno. Mettetevi alla lettura, ed all´ascolto, e ve ne accorgerete voi stessi.
JATA esce dalla fertilissima scena musicale berlinese ma il suo background ed una distinta vena soulful lo distinguono chiaramente dalla gran parte dei produttori che la popolano, rendendolo per questo più accostabile a certi suoi giovani colleghi britannici. Le quattro tracce che compongono “The Bells” –Drowning In Your Arms su tutte seguita dalla dillaniana The Curse, sono un valido biglietto da visita dei suoi molteplici talenti.
Il duo dei Fine Print arriva all esordio con un EP forte della positiva accoglienza ricevuta dai loro primissimi demo. Guidati dalla mano sicura del produttore Dan Carey (Tame Impala, Hot Chip) i giovani londinesi mostrano grande maturità e chiarezza di intenti esponendo in quattro tracce -dalla solare ed espansiva About You alla lunare ed intima Tell Me– la loro colta e sofisticata visione del pop elettronico.
https://soundcloud.com/fine-print-2/cant-lie-1
Di Fort Romeau e del suo ultimo abum “Insides” ve ne abbiamo parlato in occasione della sua uscita. Puntuale esce ora l´obbligatoria raccolta di remixes che vede alcuni dei beniamini della scena tedesca -e del club Robert Johnson dal quale questo “Frankfurt Versions” è ispirato ed idealmente dedicato- alternarsi alla produzione. La title-track dell´album viene resa ancora più cosmica e rarefatta da Roman Flügel mentre Orson Wells e Massimiliano Pagliara fanno uso di muscoli ed anima nelle loro riletture di Lately e All I Want. Chiudono in bellezza il package i Tuff City Kids con due ammiccanti, discoidi versioni di Cloche.
Gab Oswin, all´anagrafe Gabriel Placentra, è un altro dj e producer che ha fatto della scena di Francoforte la propria patria artistica, sia come solista che come membro del team dei Molisans Brothers. In questo EP, emblematicamente intitolato “Soul”, le due tracce da lui prodotte vengono sorrette dal battito robusto e caldo della 909 mentre il remix del sempre affidabile Portable introduce una linea di basso acid da manuale.
Cresciuto artisticamente sotto l´ala protettiva di Levon Vincent, il duo dei Terriers esordisce con questo “Octagon” e mostra una predilezione per il lato più profondo della house anche se non disdegna delle escursioni vintage disco alla Moroder, come dimostrano le sequenze sulle quali viaggia la title-track. Un debutto di classe.
Sempre più quotata in ambito house è la label Karlovak, ogni nuova release è un appuntamento immancabile per i veri conoscitori del genere e questo “First Generation” EP non fa eccezione. DJ Jes, veterano della scena di Chicago, firma le quattro tracce contenutevi, tutte sexy, torride e funky come si conviene.
House nervosa, a tratti spigolosamente dissonante quella di Lando in queso suo “Stunts”, di chiara ispirazione old-school e nonostante questo innegabilemte orientata verso il futuro, in questo perfettamente coerente con lo stile impresso da Jimmy Edgar alla sua label Ultramajic.
Dalle sonorità calde e familiari alle chiare linee dell´arrangiamento, questa nuova terza release per la label Birdie firmata da Endian è un po´ la dimostrazione di quanto nella house la semplicità sia la base della formula vincente. Prodotte sotto pseudonimo da George Levings, meglio noto forse per le sue releases di genere drum & bass con il collettivo dei Commix -ed in parte con l´ausilio dello stesso boss della label Trevino- le quattro tracce sembrano fatte apposta per fare da colonna sonora alle lunghe notti di questa che sembra essere l´estate più calda della storia.
Reminiscenze minimal scorrono attaverso tutte le quattro tracce dell´Ep “Peaks”, prodotto dal romano Whitesquare e licenziato dalla storica 20/20 Vision. Molto intelligentemente il produttore dissemina di dettagli quasi impercettibili le sue creazioni rendendo il risultato finale sottilmente melodico ed altamente avvincente. La stessa title-track è un esempio parecchio riuscito.
Ryota O.P.P., dj/producer/promoter di solida reputazione con base a Tokyo, è l´ultimo arrivato nel roster Meda Fury/R&S e con questo “Future Life” si dimostra obliquo e sottile stratega musicale. Infatti non c´e nulla di ovvio e scontato nelle sue produzioni che scavalcano corsie e di stile e genere senza perdere però mai di vista buon gusto e funzionalità. Zombie Boogie è un buon assaggio delle sue capacità.
Un tuffo nel passato ce lo fa fare Charlie Baldwin, in arte Kasket, con il suo “Egal”. Anche in questo caso garantisce R&S tramite la sub-label Apollo e già da un primo ascolto si capisce il perché. Latin, jazz, broken beats e trip hop di ispirazione 90s incontrano lo state dell`arte della musica elettronica per un viaggio lisergico ed ispirato. Ancora una volta musica senza confini e lontana dalle gabbie di genere con lo sguardo sempre rivolto verso il futuro.
Puntuale nuova uscita per Black Acre ad opera questa volta di Lurka. Anche in questo caso i confini tra i generi si fanno incerti. Ritmicamente “Partials/Mach” si muovono sui territori più estremi della bass music fino a prendere i connotati di una dancehall aliena.
Prima release solista per Jim Coles -aka Om Unit– su Cosmic Bridge, la label da lui stesso fondata ben quattro anni. Usando i classici 160 bmp della jungle come supporto, Coles imbastisce in questo “Torchlight Vol. 1” un patchwork di influenze che coprono tutto il vasto spettro dell´ urbanità musicale UK. Nonostante questo, mentre Wagonist, Spiritwerk e Midnight Oil suoneranno familiari alle orecchie di quanti hanno dimestichezza con le vibrazioni viscerali della bass music, le conclusive The Lake e Demons Out si avventurano verso profondità sonore ancora semi-inesplorate.
https://soundcloud.com/omunit/torchlight-vol1-cbr012-cosmic-bridge
Nelle loro esplorazioni soniche i General Ludd incorporano elementi ritmici afro e latin ma li contenstualizzano in grooves che hanno il merito di risultare estremamente moderni e freschi. Questo “Rare Earth Metal” EP è l´ideale per quanti sono alla ricerca di tracce abbastanza solide per tenere in movimento i dancefloor più esigenti. Garimpos è la vera dritta da intenditori della release.
Novità per i rivitalizzati The Black Dog. Questo “Commodities & Pavement” funge infatti da apri-pista per il nuovo longplayer “Neither/Neither”, in uscita il mese prossimo, e vede il trio in ottima forma nel confezionare i remix dancefloor oriented di Platform Lvl 6 e Commodification, due tracce estratte dal suddetto album.
Ritornano anche Lucy e Speedy J, uniti sotto lo pseudonimo Zeitgeber, e lo fanno naturalmente con targa Stroboscopic Artefacts per la serie “Monad“. Questa loro nuova collaborazione, ventesima della serie, parte con il denso magma sonoro in ebollizione di At The End Of The World e prosegue in costante fluidificazione attraverso An Extraordinary Man e Absent Minded fino ad arrivare alle rarefatte scie di vapore di Quantum Verse. Techno extraterrestre indefinibile, resistente ad ogni catalogazione e per questo estremamente affascinante.
Rilasciato questo mese dalla label Outis anche l´EP “Calipso” prodotto dal giovane romano Luigi Tozzi. L´influsso della scuola techno capitolina è il principale motore che muove le tre profonde tracce firmate da Tozzi, raffinate sfumature trance e tribal le rifiniscono. Chiude il 12” un ipnotico remix curato dallo stesso Dino Sabatini, boss dell´etichetta.
Subion è il progetto musicale dei connazionali Pier Giuseppe Mariconda e Nicola Virnicchi. Il loro nuovo EP “Eliogabalo” include all´interno due versioni della scarna e trascinante Betilo Nero ed un altro potente tool contraddistinto da una bass line acid sottotraccia ed intitolato molto suggestivamente Zodiaco di Ram.
Entra senza convenevoli, prepotente ed energica Window – 057, traccia d´apertura di “Windows“, nuova uscita su Warm Up per il berlinese Sleeparchive e prosegue ancora più rudemente con la seconda traccia per lasciare poi il posto al patron della label Oscar Mulero che imprime il suo distinguibile marchio nei due conclusivi remixes, leggermente rallentati e dilatati ma non meno potenti.
La nuova label olandese Leyla rompe il ghiaccio con la sua prima uscita, ovvero l´EP “Human Image” firmato dal britannico Manni Dee. L´íniziale Symbiotic e la seguente Bring The Rave In sono delle furiose cavalcata verso il cuore più nero della techno. Pascal´s Gambit apre le ritmiche ad inflessioni electro e bass mentre la conclusiva I Was Desire rincara la dose posseduta da un energia che ha del maniacale e che non fà prigionieri.
Nonostante il mistero dal quale il collettivo berlinese Juares si fà avvolgere non c`e nulla di anonimo nelle produzioni contenute in questo “Silence” e che incorporano su una base di dark and deep techno accenti acid, samples e tecniche di cut & paste prese in prestito dalla drum & bass ed altro ancora. Sebbene i rischi di inconsistenza siano sempre in agguato per un operazione del genere, questo EP si rivela decisamente ben riuscito e, tanto per fare un esempio, potrebbe piacere non poco ai fans del sound Monkeytown e dintorni.
L´EP “KON001” inaugura la nuova label Konstrukt, SHLTR è il giovane produttore e dj olandese che l´ha prodotto. All´interno tre brani di grande atmosfera e forza emotiva. Un entusiasmante esordio.
Sebastian Mullaert è stato fino a qualche mese fà, assieme a Marcus Henriksson, componente dei Minilogue. Messa in stand-by a tempo indefinito l`attività del duo, il produttore svedese si concentra sull´attività solistica con lo pseudonimo di Wa Wu We, che allo stesso tempo è anche nome della label da lui fondata e per la quale esce questo secondo capitolo di una serie di sei uscite disponibili unicamente in vinile. I temi cari al duo vengono riformulati da Mullaert nelle tre tracce incluse nel 12”. Chi conosce già il suono dei Minilogue, ovvero una techno dalla forte carica spirituale, cosmica e meditativa troverà pane per i propri dente
Esce su Token Rec. questa serie di remixes del brano “Requiem”, nell´originale firmato dal londinese Inigo Kennedy, dj/producer e fondatore dell´etichetta Asymmetric ed incluso all´interno del suo album del 2014 intitolato “Vaudeville”, e qui rivisto e corretto da pesi massimi del genere quali Efdemin, Regis, Dasha Rush e Kangding Ray. Un viaggio verso i limiti estremi della techno che fà da convincente appendice ad un già eccezionale lavoro discografico.
Attivo fin dagli anni 80 con una serie innumerevole progetti ed incarnazioni, Uwe Schmidt non avrebbe bisogno di presentazioni. Sotto lo pseudonimo di Atom™ il produttore tedesco da in questi giorni alla stampe via Raster-Noton l`EP “Riding The Void”, all´interno alcune interessanti reinterpretazioni della title-track, tra queste da citare assolutamente quella prodotta dalla nostra vecchia conoscenza Scuba che rielabora l´energia electro kraftwerkiana dell´originale in chiave dark techno intensa e pulsante. L’EP è accompagnato da un DVD – “HD+” il titolo- che contiene i video realizzati per accompagnare le tracce del suo precedente album ”HD” sempre pubblicato da Raster-Noton.
Non si sa molto dell´italiano Leonardo Martelli, la sua release “Menti Singole”, su Antinote, è un bel esempio di elettronica lo-fi, dal vago sapore electro-nostalgico.