Com’è bello far beat-tape da Salento in giù! O in sù, poco importa, perché la storia di oggi è quella di un collettivo e di due ragazzi che ci piacciono molto, quindi a me gli occhi e le orecchie.
Il primo è Odeeno, comparso già sulle nostre pagine (anche cartacee di DRITTE) e non merita molte presentazioni; se non lo conoscete, beh prima di proseguire consiglio la premiere di questo aprile.
Il secondo è Iken, Andrea Pollastro, classe ’93, artista che entra nel mondo della musica nel 2005 e col passare degli anni tra un assolo e l’altro, spalanca le stilose porte della doppia acca e dell’elettronica e produce due EP: Think e eLIGHTS entrambi fuori per Norule Studio Label.
Ebbene prendi questi due napoletani fai l’addizione e quello che ne esce ha dell’incredibile: un’eruzione di stile lo-fi fuso a temperature altissime con il trambusto elettronico e sconnesso della metropoli napoletana che prende il nome, guarda caso, di Crater.
Crater rappresenta al meglio i retroscena, le problematiche della produzione, ma anche la conciliazione, l’esplosione e l’imprevedibilità. La solidificazione del magma è lenta e meandrica quanto la discesa dal versante, a rappresentare la via tortuosa e devastante che si fa strada durante l’ascolto e che intiepidisce i padiglioni auricolari; il risultato è un bel pezzo di ossidiana che riaffiora dai fumi, tiepido e dai lead spigolosi. Le linee di basso e i pad colpiscono i sensi come pietra pomice sulla nuca e hanno pressapoco la stessa forma.
Ascolta la traccia preview:
Crater uscirà il 29 settembre tramite la netlabel HHabitat, collettivo che raccoglie anche produttori come Bonbooze, kappah & Bobèt e Avatar, per dire. E per farti gasare ancor più, Iken stesso ha editato un breve snippet bello intenso: