Ritorna dopo una breve pausa vacanziera la serie di rubriche che vi aiutano a recuperare ─nel caso ve li siate persi─ un sacco di EP ed album usciti durante il mese che si sta per concludere. Cominciamo con le releases sulla corta distanza per fare da antipasto al piatto forte costituito dai longplayers che troverete online nei prossimi giorni. Buona lettura e buon ascolto.
PS: li abbiamo divisi in tre pagine per una migliore fruizione.
Nel suo nuovo EP, “Shine” il titolo, Jimmy Edgar decide di sovvertire le regole della house producendo quattro brani -ai quali si aggiunge una bonus track disponibile esclusivamente in versione digitale- di impianto tutto sommato tradizionale ma dalle sonorità inedite e personalissime. Da segnalare Feel What It Is, una slow jam R&B torrida e futuribile che fà pensare ad una Los Angeles dell´anno 2500 o giù di lì.
Terzo EP per Auden, già fattosi notare su Ultramajic -che dallo stesso Jimmy Edgar è stata fondata- ma questa volta molto opportunamente targato Hotflush. La title track “Hunger“ è una scheggia di UK Rave direttamente in arrivo dai primi 90s. I sospetti di esercizio di stile furbo ed opportunistico comunque vengono subito dissipati dalla convinzione e dalla qualità della produzione. Even better than the real thing, si potrebbe davvero dire. Alan Fitzpatrick remixa in chiave techno rimbalzona ed in qualche maniera -immaginiamo del tutto involontaria- ricalca la bassline della traccia A2 intitolata Simmer Down e decisamente più house oriented.
Prime due uscite su EP di una serie di tre intitolata “Walls & Dimensions” e che precedono la pubblicazione a Novembre di un intero album per Deadbeat. I due EP sono dal punto di vista stilistico completamente opposti eppure complementari per natura e fine. Sul primo EP è contenuta Light for Lele, meraviglioso tour de force ambient-drone di quaranta minuti. Sul secondo invece due lunghissime tracce dub techno dirette più tradizionalmente ai dancefloors che funzionano come meccanismi d´orologio di precisione svizzera.
“Let It Go”, del britannico Cristoph, esce su Knee Deep in Sound -label fondata da Hot Since 82- ed oltre a due solidi e profondi originali tech house offre in veste di remixers di eccezione la partecipazione del francese Oxia e del connazionale Riva Starr in due reinterpretazioni super-funzionali.
Con questo “Depth Charge”, licenziato da Classicworks, lo statunitense Worker/Parasite farà la gioia di tutti gli amanti del suono acid grazie ad una produzione completamente analogica, sporca, piacevolmente ruvida e senza compromessi ed orpelli che contraddistingue le cinque tracce contenutevi.
Ctrls è una vecchia conoscenza per i cultori della belga Token Records ed ancora una volta, con questo “Two Worlds”, ne rappresenta e riassume bene il suono. Tra ricerca sonora e concretezza ritmica.
Malevoli e di forte impatto i beats di Ténèbre in questo “Meta/Hydr”. Un buco nero techno la cui atmosfera claustrofobica non lascia un attimo di tregua. Intenso.