Avvio, dritto, rovescio.
Suz intreccia, sfila e confeziona con minuzia: infila pensieri sparsi in un ago stretto e li ricuce per schemi ordinati. “Lacework”: intreccio, trama. Una punta sottile che entra, unisce, esce.
Un trip hop che passa per le maglie fitte del jazz e stringe i lacci con il pop.
Ascoltare e leggere con cura.
Billie
Billie è un brano in cui sono affastellati pensieri sparsi e sensazioni contraddittorie. Un coacervo in cui si scorgono cordoni sanitari, frenate in curva, promesse o buoni propositi disattesi, orizzonti sfocati ma anche empatie inaspettate e saggi consigli.
Pure Rapture
Pure Rapture è il rapimento puro che si prova grazie a tutti coloro in grado con la propria arte di aprire varchi nella nostra mente e dischiudere dinanzi ai nostri occhi orizzonti inesplorati.
King of Fools
Un’esortazione a svegliarsi per il re degli stupidi, colui che, incapace di vivere nel presente o prendere decisioni perché ancorato al passato o timoroso verso il futuro, è come guardasse la terra da un’isola lontana e irraggiungibile in mezzo al mare. Un’isola in cui, forse è superfluo dirlo, lui stesso ha scelto di esiliarsi, autocondannandosi a non riuscire a cogliere la bellezza nelle cose.
Wide Blue Yonder
Navighiamo in acque a tratti burrascose, al timone di una nave instabile. Se inizialmente la nostra inesperienza ci impedisce di vedere come stanno realmente le cose, man mano che la navigazione procede, “a colpi di goffaggine” iniziamo a riconoscere i venti favorevoli e quelli contrari e a capire come padroneggiare la nostra nave destreggiandoci in mezzo alle onde alte e alle intemperie.
Wall of Mist
Il ricordo di un pomeriggio che diventa notte sull’appennino tosco romagnolo.
Test of Gold
In questo brano si narra di una prova dolorosa e tormentata che può tuttavia essere l’occasione per mostrare la propria determinazione e ritrovare sé stessi. Questo se, risoluti, si trova la forza di domare le fiamme e fra i fumi trovare la via di uscita da una casa ormai destinata a incenerirsi.
Lethe
Un altro brano allegro… Qui si parla del perché sia necessario tenere fede alle proprie decisioni prima che pensieri malefici come erbe infestanti troppo difficili da estirpare si facciano largo insidiosi nella nostra mente.
The Abacist
In inglese il termine Abacist significa colui che usa l’abaco, il progenitore del pallottoliere su cui i bambini iniziano a imparare a contare. A volte anime ingenue le cui menti sono ancora abituate – e forse lo saranno sempre – a contare col pallottoliere si trovano a scontrarsi con fini calcolatori privi di scrupoli. Qui si narra di uno di questi spiacevoli incontri.
Anthemusa
Antemussa (in inglese Anthemusa) è l’isola delle Sirene descritta da Omero nell’Odissea e da Apollonio Rodio nelle Argonautiche, che alcuni dei loro commentatori hanno identificato con Capri, altri localizzato nei pressi di Capo Peloro (Messina), quest’ultimo un luogo che ho avuto la fortuna di visitare un paio di anni fa mentre promuovevo il mio secondo album insieme a Ezra e Alessiomanna. Le sirene di Anthemusa, contrariamente a quanto avviene nell’Odissea, guidano verso una zona in cui l’euforia scorre nelle vene. Quell’euforia che ci assale quando ci si trova di fronte alla soluzione di un enigma, alla via di uscita da un labirinto mentale nel quale abbiamo brancolato per troppo tempo.
Still Water
Il titolo di questo pezzo riprende un antico proverbio latino: l’acqua cheta rovina i ponti. Qui viene descritto l’insoddisfatto, colui che, consumato dall’avidità, è incapace di far tesoro di ciò che ha e di riuscire a mostrare il suo lato migliore, l’intreccio dei suoi pregi, il suo Lacework.