Premete ► e chiudete gli occhi, che in questo caso leggere qui non serve a nulla perchè nel pezzo c’è già tutto. Si sente il soul, si sente il jazz, giuro che si sentono anche se non so bene cosa siano. In tre minuti ho la sensazione di alzarmi, di andare verso un piano superiore come una soffitta o una mansarda, camminando su una di quelle scale di legno con il tappeto sopra per non fare rumore. Loyle Carner, sei il mio preferito di tutto il duemilaquindici.
– Valentina Rodella