Gli Indianizer sono un collettivo arrivato finalmente al debutto sulla lunga durata, dopo due ottimi EP, con Neon Hawaii, un «viaggio fisico e mentale che parte dall’Africa, fa scalo in Sud America e vorrebbe finire alle Hawaii, nel bel mezzo dell’Oceano Pacifico», che esce oggi per Edison Box / Piccola bottega popolare. È un disco avvolgente, che diventa poi personale, nel creare una certa intimità tra chi ascolta le note e chi quelle note le ha prodotte. Proprio loro, Riccardo, Salvatore, Gabriele e Matteo c’hanno prima introdotto e poi raccontato il loro lavoro così:
Nell’ultimo secolo del quarto millennio, la Terra sta andando incontro alla fine della sua esistenza. Gli Uropani sono gli ultimi discendenti di quegli esseri conosciuti nel passato come Uomini: ma come gli Animali possiedono la capacità di percepire nelle vene i grandi cambiamenti del cosmo. Una ciurma decide di intraprendere l’ultimo viaggio verso il Polo di Attrazione Universale, un arcipelago di isole in mezzo all’Oceano Pacifico, oggi conosciute come Hawaii. La speranza è di essere salvati da qualche forma di vita aliena prima della fine.
From here to Maui Maui
125° giorno. La marcia prosegue. Stiamo entrando in territori occidentali di cui non si avevano più notizie dal tempo della Seconda Guerra Spaziale di duecento anni fa. Morale alto.
Pele-Aumakua
136° giorno. Le popolazioni di questi territori selvaggi erano evidentemente regredite. Incontriamo ogni giorno immense rovine. Pochi terreni coltivati, per il resto foreste a perdita d’occhio.
Wekea
138° giorno. Abbiamo incontrato quattro indigeni adulti, tre maschi e una femmina. Abbiamo provato a interrogarli con il translatore linguistico. Questa gente chiama sé stessa Uropani. Credo fossero gli Europei, migliaia di anni fa. Un cartello blu che abbiamo trovato in una palude conferma la mia ipotesi.
Haumea
143° giorno. Gli Uropani sono divisi in tribù. Adorano molti dei. Il più potente è il dio Uro (da cui il loro nome?). Ci chiedono di restare con loro. Forse per sempre? Hanno paura di qualcosa. Morale ancora alto.
Why why Hawaii?
149° giorno. Gli Uropani hanno accettato di farci da guida. Si comportano come bambini. Non hanno mai visto una zattera con propulsore al neon. Sono molto docili e obbedienti. Conoscono la strada per le Hawaii, ma non capiscono il motivo del nostro viaggio. Lo scopriranno da soli.
Aloha Hiku
153° giorno. La guerra di duecento anni fa ha prodotto mutazioni imprevedibili nella fauna di questa regione. Vediamo animali che non sappiamo catalogare. Alcuni, molto grassi, sono infastiditi da mosche enormi. Ci domandiamo come mai esistano ancora le mosche.
Big Big (Sea)
173° giorno. Morale basso, cominciamo a essere stanchi. Abbiamo perso le guide Uropane da giorni. Una tempesta magnetica ci ha fatto sbagliare strada. Non sappiamo dove siamo, nè se arriveremo vivi.
Nu U
225°giorno. Rimango soltanto io. Il mare mi invita a dormire con lui, per sempre. E forse accetterò.