Quando le cose cominciano a muoversi dal basso, dai cunicoli, dagli anfratti, dalle viscere non fanno tanto rumore ma sono come il suono lontano del temporale sul paese vicino al tuo che puoi vedere in lontananza dalla finestra.
Quella nube grigia, amorfa, ribollente è l’underground.
Il passaparola è un mezzo di comunicazione virale e l’amico dell’amico ti dice di una cosa che ha visto o che ha sentito dire ed è proprio quella cosa di cui avevi riconosciuto l’eco lontano, che ancora non sapevi decifrare.
Questi piccoli movimenti d’ingranaggi fioriscono nelle grandi città come nei paesini. Forse però non sempre ce ne accorgiamo.
Pisa è strana, silenziosa per la maggior parte del tempo e caotica in altri momenti. L’ho conosciuta quasi due anni fa e me ne sono innamorata.
La sua conformazione urbanistica la rispecchia nel suo carattere: è tutto un aggroviglio color mattone con in mezzo delle perle che si prendono la briga di illuminare ed impreziosire tutto il resto.
Ho passato a Pisa molto tempo e, anche se è da molto che non la rivedo, ricordo distintamente delle lunghe strade vuote, dei cunicoli sudici, delle piazze lasciate al logorio studentesco e delle meraviglie maestose: Piazza dei Miracoli nella sua bianchezza di gesso, il Lungarno indorato dal sole del tramonto, il Palazzo Blu, la piccola chiesa che si regge all’argine come un piccolo cubo prezioso attaccato ad un filo.
Allo stesso modo, in mezzo a tante persone che, occupano solo di passaggio la città (turisti, studenti), esistono alcune persone che l’amano forte.
Alcuni tra i più bravi illustratori d’Italia vengono proprio da Pisa (Gipi, Lucia Biagi, Tuono Pettinato), tante le band con un grossissimo seguito (Zen Circus, Chambers) eppure sembra che a Pisa non succeda mai nulla.
E invece qualcosa succede: dall’estate del 2013 esiste S.Y.H. (Smashing Your House) e la mente creatrice di questo progetto è Davide Cappai, che quando l’ha messa in piedi aveva solo 16 anni. Davide è, a mio parere, un piccolo genio-punk che ha una personalità contagiosa, allegra, coinvolgente e trainante. S.Y.H. è nato come secret/house concert dalla spiccata tendenza punk ma che, con il tempo, ha raccolto tantissime band di diversi generi (compresi i Bud Spencer Blues Explosion). L’intento è quello di distruggerti la casa ma con gentilezza, punk si, ma non auto-lesionista. Insomma, un progetto che continua e vuole continuare e diventare sempre più forte dove, oltre che vedere bellissime case messe a disposizione molto volentieri dai proprietari, si conoscono tante persone tutte interessate a cambiare le cose ed intenzionate a incontrarsi per ascoltare bella musica in un salotto.
Di seguito riporto un testo di Davide che racconta S.Y.H. dal punto di vista di una persona che vi prende parte per la prima volta:
Cammina per i vicoli di Pisa, ovviamente scansando tutti i sampietrini scassati. Se ha piovuto è con buone probabilità completamente fradicia, altrimenti no.
Sta andando a casa di un tipo che è un amico di alcuni conoscenti di un certo suo amico. Pare ci sia un concerto. Trova la via, il campanello e tutto combacia con la mail che ha ricevuto dove venivano illustrate le informazioni per trovare il posto. Suona e sale le scale. Ci sono 50 persone dentro, magari la volta prima erano 100 magari 25, cambia in base allo spazio. Si accomoda e si rilassa, poi l’artista si presenta e suona. Seguono al suo altri live di diversi musicisti. Mezz’ora a testa. In 2 ore è già fuori casa e riceve una mail con delle indicazioni per un nuovo concerto. Ha preso un caffè nella casa in cui è stato, un disco o una maglietta e si è divertita. Ha conosciuto persone nuove, musica diversa e ritornerà la prossima volta invitando qualcun altro.
E così via. Come le maree.
Il prossimo obbiettivo- mi racconta Davide, che già ha il supporto di tanti altri ragazzi e ragazze come lui, -è di portare qui a Pisa sempre più band dall’estero e inserirsi in quella trama della musica DIY sia italiana che europea.
Lo faranno oggi, sabato 31 ottobre con Bastardgeist (USA) e Mat Riviere (UK/ Brainlove Records) accompagnati da Erio (ITA/ La Tempesta International) data organizzata con l’aiuto di Francesco Nerini che ha coinvolto un vero e proprio team di appassionati alla causa.
(dé).