Prima di parlare di Stelle Fisse, uscito qualche giorno fa per Kowloon Records, ci siamo fatti raccontare dagli Aucan i loro dischi, dagli esordi all’ultimo lavoro.
Nel bene e nel male i dischi che più ci hanno condizionato in questo lavoro sono stati i nostri dischi precedenti…
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[column size=”1/2″]S/T
Più che un vero e proprio disco, S/T era la trasposizione del nostro concerto. Aucan nasce anzitutto come live band. E le tracce nascevano come tracce da suonare in tour. È il disco più derivativo che abbiamo mai fatto, eravamo un gruppo acerbo molto influenzato dalla scena math rock e post hardcore americana di quegli anni. Con Stelle Fisse ci siamo promessi di mischiare idee, cercando però di dare uno stampo originale al lavoro. Tutto sommato ci siamo riusciti…[/column]
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[column size=”1/2″]DNA EP
È il nostro disco più “libero”, e forse anche quello di cui fino al nuovo LP eravamo più soddisfatti. Ci ha permesso di delineare per la prima volta quello che ancora oggi ci pare sia Aucan. Non a caso contiene il pezzo (per noi) seminale Crisis. Stelle Fisse ha voluto essere un disco libero, nella forma e nel contenuto, e in questo ha ripreso il discorso interrotto nel 2010 con questo EP.[/column]
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[column size=”1/2″]BLACK RAINBOW
È il disco con cui abbiamo provato a confrontarci con più persone, addirittura una delle nostre label dell’epoca, la francese Ruminance, si rifiutò di pubblicarlo il giorno in cui consegnammo il master perché era “troppo pop”. A pensarci oggi fa sorridere… Di quell’album abbiamo ripreso l’idea di unire generi completamente diversi e tecniche solitamente distaccate, l’idea di contaminazione.[/column]
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[column size=”1/2″]EP I
È un ep su cui abbiamo lavorato molto coinvolgendo fra gli altri Otto Von Schirach. Forse la pecca è stata darlo nelle mani di Ultra che, come è successo a Rustie con il penultimo album, ha avuto una parte un po’ ingombrante nelle scelte artistiche… Ma d’altro canto esperienze simili ti aiutano a riconsiderare l’importanza di poter dire quello che si vuole esattamente come lo si vuole. E questa considerazione è stata una delle chiavi di Stelle Fisse.[/column]
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[column size=”1/2″]STELLE FISSE
L’idea di fare tracce libere che andassero al di là delle tendenze è un po’ l’idea dietro questo album… abbiamo rinunciato a tutto, anche a featuring molto importanti puntando sulla purezza e sulla nostra identità, forse in modo fin troppo intransigente. Ma ne è valsa la pena, è il nostro disco migliore.[/column]
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