Il Jazz:Re:Found approda a Torino: un inurbamento successivo a sette anni di grande crescita — sia a livello di numeri sia di contenuti — a Vercelli, anello di congiunzione tra Milano e l’attuale città ospitante, dalla quale il festival intende carpire e — perché no? — offrire nuovi stimoli. Un reboot che interrompe l’anno sabbatico che si protrae dal 2014, trasformando così uno dei principali punti di riferimento della stagione festivaliera estiva del Nord Italia in un’importante linfa per la città sabauda in un periodo da sempre considerato di basso profilo, in quanto consecutivo alle sbornie di novembre. Mantenendo comunque il proprio afflato, quello di trattare “il Jazz a 360° con un occhio sulle contaminazioni più avveniristiche e futuribili», il Jazz:Re:Found sarà ospitato in quattro diverse venue, dislocate tra le rive del Po (Cap10100 ed Esperia) e il quartiere Regio Parco (Azimut Club e Spazio Q35).
Ma veniamo al dunque, quali sono i quattro artisti che non bisogna assolutamente perdere in questo immaginifico Grand Turin Hotel?
Populous
Giovedì 3 dicembre | ore 23:00
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Non lo abbiamo mai nascosto il nostro debole per Populous, portabandiera di un certo panafricanismo italico (vedi Clap! Clap! e DJ Khalab), di cui il leccese incarna la côte più pop. Un’elegante alchimia world che anticiperà, condividendone le atmosfere oniriche, il set di Gold Panda nella serata di apertura al Cap10100.
Roy Ayers
Venerdì 4 dicembre | ore 23:30
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Losangelino, classe 1940. Il settantacinquenne Roy Ayers non è solo l’artista più campionato di sempre (da Kendrick Lamar a Mary J Blige), ma anche uno dei precursori dell’acid jazz, di cui ne ha esplorato nel tempo varie forme grazie al suo approccio open-minded. Snobbato dai puristi, Ayers ha prodotto dischi seminali, resistito ai rigori del tempo e collaborato con una pletora di artisti — ultimo dei quali Tyler, The Creator — conquistando lo status di “king of neo-soul”: parola di Erykah Badu. Una leggenda vivente che condividerà il palco con il francese dEbruit e con parte della storia dell’hip-hop italiano, Next One e DJ Gruff. Nomi che faranno da prodromo ad una nottata all’insegna della cassa in quarti, di cui Carl Craig rivestirà il ruolo di protagonista principale.
Thundercat
Sabato 5 dicembre | ore 21:00
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Amico e collaboratore di fiducia di artisti del calibro di Flying Lotus, Erykah Badu e Kendrick Lamar, Thundercat chiuderà la serata all’Esperia del sabato. Un artista eclettico, come dimostrato dal suo curriculum (da bassista dei Suicidal Tendencies dal 2002 a sessionman del giro Brainfeeder), che è oltretutto reduce da un’importante, anche se contenuta uscita, The Beyond / Where the Giants Roam EP.
Theo Parrish
Sabato 5 dicembre | ore 02:15
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Tuttavia, il sabato non si concluderà con le trame funk-prog-fusion di Stephen Bruner, ma proseguirà allo Spazio Q35 con i set di Dj Premier, Moodyman, ma soprattutto di Theo Parrish, artista il cui animo musicale trova il proprio fondamento nel jazz e nel funk. Un’universo sonoro caleidoscopico, di cui American Intelligence è il manifesto, il compendio di un tortuoso percorso fatto di house, disco, techno e — appunto — jazz.