Il 2016 è iniziato in grande stile con l’annuncio di nuovi album da parte di Explosions in the Sky, LCD Soundsystem e Kanye West. Nonostante questi importanti artisti, il disco di Bonobo –moniker di Simon Green- è stato annunciato via Twitter il primo dell’anno ed è tra i più attesi per il nuovo anno. L’eclettico artista inglese dell’etichetta Ninja Tune ritornerà sulle scene dopo Northen Borders (2013). Bonobo non è solo il “re del downtempo” ma durante il corso della sua carriera è stato in grado di rinnovarsi, attraverso svolte pop e melodie più lineari, proponendo da quindici anni un suono sempre fresco e capace di unire strumenti classici –dalla chitarra, al pianoforte- con strumenti elettronici –come le drum machine e i synth-. In attesa del nuovo album –di cui non si conosce ancora la data-, abbiamo deciso di ripercorrere la sua carriera attraverso i singoli che riteniamo più significativi.
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Dinosaurs- Animal Magaic (2001 – Ninja Tune)
Nel primo album viene esplorato il suono più classico di Bonobo, caratterizzato da beat distesi con una nota psichedelica, come si nota dall’impiego di una chitarra dal suono distorto.
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Nocturnary- Dial “M” for Monkey (2003 – Ninja Tune)
Nocturnary è l’opening track del secondo disco di Bonobo. Nonostante le linee generali rimangano quelle proprie dell’artista, si respira un’atmosfera più nu-jazz. Le melodie di questo brano ci trasportano in un’altra dimensione grazie all’aggiunta di strumenti a fiato, che aggiungono un tocco sognante e magico.
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Beyond the Lights- Days to Come (2006 – Ninja Tune)
Questo pezzo è differente da quelli proposti fino ad ora, principalmente per l’utilizzo della voce attraverso la collaborazione con la cantante portoghese-sudamericana Bajka. Sono proposti ritmi world-music attraverso un utilizzo più spiccato di tamburi e percussioni, che creano un suono dinamico e funk.
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We Could Forever- Black Sands (2010 – Ninja Tune)
Per il 2010, il sound di Bonobo era anacronistico, tuttavia questo disco è stato acclamato dalla critica per la precisione con cui è stato prodotto. Questo artista è sempre stato coerente con il suo sound, portando innovazioni ma mantenendo delle linee guida che lo rendono inconfondibile; e We Could Forever ne è un perfetto esempio.
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Heaven for the Sinner – Northen Borders (2013 – Ninja Tune)
La collaborazione Erika Badu porta sicuramente i suoi frutti, infatti questo freschissimo brano è tra i più interessanti di tutta la carriera dell’artista. La voce è manipolata e accompagnata da una melodia trip-hop accattivante, creando così un suono stranamente jazz. In questo album vediamo un Bonobo cresciuto, con un suono adulto che si distanzia –ma non si dissocia- dal sound dai grandi nomi dell’elettronica di quel periodo, come Burial e Four Tet.
Difficile prevedere cosa aspettarsi da questo nuovo album, ma possiamo essere sicuri del fatto che non ci deluderà. Bonobo è senza dubbio uno dei più interessanti dell’ultimo decennio e non possiamo fare altro che attendere con ansia il suo ultimo lavoro.