Vi siete mai chiesti da dove nascono i loghi delle realtà underground più interessanti di Londra? Non siete mai stati curiosi di capire cosa rappresenta il cerchio di Boiler Room o il teschio di Young Turks? La RBMA se l’è chiesto e – attraverso il racconto diretto dei fondatori e dei creatori di ogni realtà – ha dato una risposta a queste domande.
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[column size=”3/5″]Boiler Room
I concerti in streaming di Boiler Room hanno acquisito un vero e proprio ruolo dominante su Internet, con migliaia di fan in tutto il mondo che seguono tutti i broadcast. Quando è stata fondata nel marzo 2010, “Abbiamo letteralmente rubato l’insegna del vecchio magazzino del 1939 in cui eravamo, l’abbiamo scannerizzato e il risultato è diventato il nostro logo per sei mesi” spiega Blaise Belville, il fondatore e CEO della piattaforma. “Non immaginavamo avrebbe avuto così tanto successo”. Quando hanno deciso di creare un logo ufficiale, Belville e la sua crew si sono affidati all’amico Adam Tickle, un vero amante della musica cresciuto fuori da Manchester, dove disegnava le copertine dei dischi di diverse punk band inglesi. Ticke ha iniziato a frequentare i primi eventi su invito della stessa crew della Boiler Room – è stato alla prima session di Gaslamp Killer a Londra – per capire meglio di cosa si trattasse. “Il mio primo proposito era farlo sembrare un disco di Aphex Twin unito alla schermata iniziale di MS Dos” ha rivelato Tickle “ma quanto realizzato è stato subito bocciato”. Invece, l’artista di Manchester ha convinto tutti ad utilizzare il design finale (un semplice cerchio con il nome “Univers 93 Extra Black Extended”) spiegando a tutti che si trattava di un incrocio tra la forma di un Technics e un “Pure Garage Logo”: “non credo che le persone abbiano mai compreso questa connessione”, ha detto. L’ambientazione delle Boiler Room, dove il DJ guarda la telecamera con il pubblico dietro, lascia spazio all’arte figurativa sullo sfondo. I ragazzi hanno deciso di aggiungere uno schermo, e il filmmaker Cieron Magat ha iniziato a proiettare il logo in alto al video di un vecchio rave. Adam Tickle, che ora è il direttore design dell’agenzia creativa HarrimanSteel, pensa che sia realmente “venuto da solo”. “Lampeggia costantemente in faccia alla gente, è difficile da ignorare” spiega “Ha questo occhio che vede tutto, da una sensazione alla ‘The Big Brother is watching you’”.[/column]
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[column size=”3/5″]NTS
La radio online NTS è stata fondata da Femi Adeyemi nell’aprile 2011, con lo scopo di creare diversi generi di programmi senza pubblicità, 24 ore su 24, dalla musica dance al noise-rock fino all’hip hop, e qualsiasi altra cosa nel mezzo. La base operativa è un piccolo ma potente rifugio a Gillet Square a Dalton, East London, un quartiere noto ai più per gli skaters e per i locali notturni, e che ora vanta una grande varietà di concerti ed eventi. Dj come Four Tet, Floating Points, Throwing Shadows, Andrew Weatherall, Micachu e occasionalmente Henry Rollins sono di casa a NTS, e di ospiti ce ne sono altrettanti ancor più strani, con molti programmi di nicchia condotti da appassionati di ogni tipo – l’emittente vive veramente la sua tagline “costruita da amanti della musica per gli amanti della musica”. Adeyemi ha anche contribuito a creare Boiler Room, quindi quando è servito un logo si è rivolto anche lui ad Adam Tickle, avendo visto il suo lavoro per BR. I due si sono incontrati davanti a del cibo turco, con il direttore creativo della stazione radio Shane Connolly a illustrare le “vibe” che avrebbe dovuto avere. “Non c’era una vera e propria idea riguardo a ciò che volevamo” si ricorda Connolly “Tutta la conduzione di NTS a quel tempo era “proviamo e vediamo come va””. Tickle ricorda di aver presentato cinque differenti loghi “Molti erano davvero dei cliché e avevano grafiche di satelliti o di onde di frequenza che circondavano le lettere NTS. Quello che hanno scelto era il più piccolo della pagina, ma hanno scelto davvero quello giusto”. Il logo finale è una versione bastarda di Condensed Helvetica, le grandi lettere scritte in bianco contro un sfondo nero e squadrato. Il suo punto di riferimento è stato quello della BBC, visto che “le cose sono più belle quando le metti in un riquadro”. Oggi, il logo di NTS si può trovare ovunque su internet e sui flyer delle club-nights, nelle discussioni e negli eventi che l’emittente promuove. “Ogni conduttore ha dei profilattici personalizzati con il logo di NTS. Credo sia il posto migliore in cui l’abbia visto” rivela Connolly. Comunque Tickle crede che il successo della stazione provenga dai forti contenuti, così come Boiler Room. “I loghi di Boiler Room ed NTS sono diventati marchi di autenticità. Se Boiler Room e NTS sono felici di apporre il proprio logo, ne deriva che le persone sapranno che è un bel party, e non c’è nient altro che importi.”[/column]
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[column size=”3/5″]Rinse
DJ Geeneus ha fondato la radio pirata Rinse nel 1994, alla tenera età di 16 anni, per promuovere e coltivare le fiorenti scene grime e dubstep londinesi attraverso infinite ore di broadcast proveniente dalle camerette dei suoi amici. Quando Sarah Lockhart è diventata sua business partner nel 2004, lei aveva una chiara visione: ottenere la licenza di trasmissione radiofonica e diventare una stazione radio legale. È stata una battaglia combattuta, durata cinque anni, un obiettivo che è stato perseguito da poche radio pirata nella storia inglese. Lockhart, che è ancora la manager dell’emittente, ha pensato che un look più professionale potesse aiutare a conseguire l’obiettivo. Fino a quel momento, non potevano attuare del marketing con la stazione (ad eccezione delle club-night e delle compilation dei DJ) per paura di ripercussioni legali, ma la lotta per la legittimazione era in corso. Nel 2006, Lockhart ha contattato il graphic designer Stuart Hammersley, a capo di uno studio chiamato Give Up Art, per creare un nuovo logo. Sarah aveva già lavorato con Stuart sull’identità artistica della label Tempa, la leggendaria serata dubstep FWD>> (entrambe fondate da Sarah, tra il 2000 e il 2001) e su molti dei flyers usati per la promozione. “Ricordo di aver detto a Stuart ‘So che tu sei solo un pirata, ma io otterrò la licenza. Noi diventeremo importanti e io voglio che il logo sia in grado di restare nel tempo: voglio che parli di noi’” ricorda. Il brief di Hammersley era abbastanza aperto, e ha finito per creare una tradizionale scritta con l’aiuto di un amico designer, James Edgar. La forma della lettera R contiene delle virgolette, che lui considera un “incidente felice”. “Ho sempre voluto creare un’icona e un marchio riconosciuto in tutto il mondo,” spiega Hammersley, “quindi la ‘R’ nel cerchio ha una forma che sta molto bene. Il cerchio ricorda i dischi, giusto – o forse è solo un po’ di mia post-razionalizzazione?”. Designer e proprietari della radio hanno trovato la “R” bianca un’icona che si sposava bene con qualsiasi colore venisse scelto per il brand. “C’è una stranezza nelle angolature che mi piace molto” dice Hammersley “molto in linea con lo stile Rinse”. Lockhart e il suo team sono ancora innamorati del loro logo e del miscuglio di generi che rappresenta, considerano ancora Hammersley come il guardiano del brand della radio. La “R” è stata disegnata persino sulla testa della gente agli eventi Rinse. “Siamo molto emotivi riguardo al look, al brand e alla tipografia” spiega Lockhart “Per molto tempo non siamo stati molto incisivi. Ci limitavamo a pubblicare i contenuti. Tralasciavamo molto la parte visual e come la gente ci percepiva. Se ora la gente ha così tanta conoscenza del nostro brand è perché ci siamo decisi a fare le cose per bene”.[/column]
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[column size=”3/5″]Young Turks
Young Turks, una delle più amate etichette londinesi, è stata fondata da Caius Pawson nel 2006 sulla falsariga di quanto fatto da XL Recordings. Attualmente, è la casa dei migliori talenti musicali di vari generi, come FKA Twigs, The XX, John Talabot, Sampha e SBTRKT. Il loro logo, che rappresenta un teschio umano con un cappellino sportivo e i baffi, risale ai tempi dei party che Pawson organizzava con lo stesso nome prima di fondare l’etichetta. A quel tempo, la giovane designer Kate Moross frequentava un sacco di concerti, sperando di disegnare per le label e per gli artisti che amava. Incontrò Pawson in coda al night-club White Heat e iniziarono a parlare; poco dopo ha iniziato a creare i primi flyers per i party e anche il primo sito ufficiale dell’etichetta. Morross ha spiegato che quando Pawson decise di dotarsi di un logo, avviò un contest su MySpace che però “non ebbe molti partecipanti, quindi chiese a me se potessi disegnarne uno. Ero la vincitrice e mi diede 100 dollari”. Caius chiese un teschio con un “fez”. La prima idea di Kate era basata su un disegno a mano, che poi ha convertito in Illustrator aggiungendo altri elementi. Il carattere era anch’esso disegnato a mano, ma basato su un font esistente. I suoi file di lavoro mostrano varie versioni del logo, in alcune il cappello era rosso, o la scritta era sotto il logo. Dai giorni di MySpace ne è passato di tempo, arrivando sino alla creazione di Studio Moross, dove lei dirige la sezione artistica, il branding, i video musicali e i progetti di design per i suoi clienti, tra i quali figurano Disclosure, Jessie Ware, NME e anche gli One Direction. Lei è molto fiera delle sue radici e adora ancora il logo di Young Turks: “E’ bello vedere il mio artwork associato a tanti meravigliosi musicisti” dice. “Sono davvero fiera di aver contribuito ad esso”.[/column]
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