Sulla scia del loro “Neon Hawaii”, uscito lo scorso ottobre, abbiamo chiesto agli Indianizer di consigliarci dieci tracce che ci facciano volare in giro per il mondo ad ogni play.
Che ci sia di mezzo il tropicalismo o la world music, vagonate di moscow mule e tribalismi, l’importante è avere l’illusione che schiacciare il tasto “riproduci” sia come puntare il dito sul mappamondo (e ritrovarsi lì un attimo dopo).
Partite pure.
[quote]
Il tropicalismo accompagna tutte e dieci le tracce, ma abbiamo preferito una selezione che si potesse definire world-music, non inteso come ristretto genere musicale, ma come minima radice comune a tutti i suoni del mondo. Africa, Europa, Sud America… alla fine sono una cosa sola, sempre diversa. Manca l’Asia, ma purtroppo non abbiamo trovato le tracce che ci interessavano sul tubo.[/quote]
Meridian Brothers – Guaracha Ufo
Un delirio psichedelico di furiosi tribalismi latini e suoni alieni schizofrenici, calibrato alla perfezione, ipnotico e trascendentale. La band colombiana, come poche altre, ha saputo innovare e contaminare le proprie radici creando un ibrido irriproducibile.
[divider top=”no” divider_color=”#90c8a5″ link_color=”#90c8a5″ size=”2″ margin=”35″][/divider]
Myghty Shadow – Dat Soca Boat
L’essenza stessa della musica caraibica e più precisamente di quella particolare forma di musica calypso che verrà poi denominata “Soca”. Come se tutte le energie positive della terra confluissero nei bicipiti femorali di chi ascolta.
[divider top=”no” divider_color=”#90c8a5″ link_color=”#90c8a5″ size=”2″ margin=”35″][/divider]
Oscar Sulley and the Uhuru Dance Band– Bukom Mashie
Una linea di basso che farebbe invidia tanto a James Brown quanto alla house più ossessiva. Percussioni implacabili, voci sciamaniche e fiati infuocati. Da ballare tutta la notte.
[divider top=”no” divider_color=”#90c8a5″ link_color=”#90c8a5″ size=”2″ margin=”35″][/divider]
Chicha Libre – Sonido Amazonico
Olivier Conan e soci, dopo ripetuti viaggi in Perù, assimilano e digeriscono la tradizionale musica Chicha, che pur non tradendo le sue radici si mischia con la psichedelia acida dei 70’s, dando vita al sound onirico della canzone che da il titolo al loro primo full length.
[divider top=”no” divider_color=”#90c8a5″ link_color=”#90c8a5″ size=”2″ margin=”35″][/divider]
Talking Heads – The Great curve
I Talking Heads non hanno certo bisogno di presentazioni e Remain In Light, il disco che contiene il suddetto brano, è probabilmente ciò che si avvicina di più alla reale definizione di world music.
[divider top=”no” divider_color=”#90c8a5″ link_color=”#90c8a5″ size=”2″ margin=”35″][/divider]
The Loki Toki Tok Band – Ware Wa
Come se dei musicisti Masai reinterpretassero delle arie dei Mariachi. Musica che appartiene alle radici di tutto il mondo.
[divider top=”no” divider_color=”#90c8a5″ link_color=”#90c8a5″ size=”2″ margin=”35″][/divider]
C’mon Tigre – Rabat
Tapparelle abbassate, una stanza d’albergo sporca e il fumo di una sigaretta. Stai sudando tantissimo e pensi che il mediterraneo è così misterioso da farti paura. Il pezzo che apre il loro disco d’esordio.
[divider top=”no” divider_color=”#90c8a5″ link_color=”#90c8a5″ size=”2″ margin=”35″][/divider]
Harold Alexander – Mama Soul
Un pezzo che fondamentalmente è un blues. E il blues è la radice primaria. Flauto e voce, urlati, diventano una cosa sola, il groove ti avvolge e di colpo stai guidando verso la prima spiaggia che ti capita.
[divider top=”no” divider_color=”#90c8a5″ link_color=”#90c8a5″ size=”2″ margin=”35″][/divider]
Paul Simon – Gumboots
Paul Simon è uno di quelli che ha davvero unito radici e culture differenti. Grazie (anche) a lui la musica del Sudafrica è diventata famosa. In Graceland suonano quasi solo musicisti sudafricani, e si sente.
[divider top=”no” divider_color=”#90c8a5″ link_color=”#90c8a5″ size=”2″ margin=”35″][/divider]
Ali Farka Toure – Savane
Un pezzo dedicato alla savana, ai suoi spazi infiniti ma a quel senso di familiarità. Ali Farka è un maestro ed è con canzoni come queste che si ripensa a ciò che è stato e ciò che sarà, intorno al fuoco che brucia.