Daughter – Not To Disappear
Era il 2013 quando uscì If You Leave: preceduto da alcuni ep. L’esordio dei Daughter fece clamore portando al trio inglese a diventare simbolo per una nuova generazione.
A trainare quel successo influì particolarmente il brano Youth, inno di una gioventù alle prese con un futuro incerto e un presente emotivamente e socialmente distrutto dalle vecchie generazioni. Con questo senso di smarrimento e disagio, i Daughter hanno raccontato il loro universo interiore e molti si sono riconosciuti in questa orgogliosa fragilità. Proprio da quel sentire comune nasce “Not To Disappear”.
L’album è intenso, fragile, impregnato di un femminismo cupo, di un pensiero intrinseco che va a toccare una più vasta sfera esistenziale. Scenari poetici, influenzati da due grandi autrici come Virginia Woolf e Silvia Plath, che custodiscono segretamente un desiderio di cambiamento e sincerità. Rispetto al debutto la voce di Elena Tonra è molto più sanguigna e fremente, sicuramente animata dalla stessa volontà che si nasconde dietro il titolo dell’album.
La stessa Elena spiega che: “ If You Live concede potere nelle mani di qualcun altro, sottende dipendenza da una scelta altrui e lascia qualcosa in sospeso a chi rimane. Not To Disappear contiene più vigore; è come se volesse dire: Se te ne vai, non c’è problema, andrà bene lo stesso.”