Music For Chairs è il nuovo lavoro di Luca Affatato bka BOP per Parachute Records. Si tratta di un EP di quattro brani carico di storie non dette, accennate, sonorizzate. Un lavoro curato nei minimi dettagli –compreso lo splendido artwort– che spero riservi al poliedrico produttore le attenzioni che merita. Intanto, prima di leggere ed ascoltare Music For Chairs, c’è la data con di OLTRE con Kode9 da cerchiare sul calendario.
Da non perdere.
Musica per Sedie. Inizierei dal titolo.
Parte lessicale: è una composizione di parole che ricorda i titoli usati nei dischi di musica concreta con copertina b/w e foto/illustrazioni post-mortem (che tra l’altro amo e colleziono). Al contrario di quanto detto, sia la musica all’interno del disco che la bellissima illustrazione hyper-color di Kero portano la mente verso altro, e la cosa mi piace particolarmente.
Dal punto di vista emozionale, il disco è dedicato ad una ragazza (Igor) con una passione infinita per le sedie appunto, la quale mi ha fatto cambiare totalmente prospettiva su uno degli oggetti più antichi e funzionali al mondo. Dovevo per forza dedicarle il titolo del disco.
Stratocasper
Il titolo gioca con ironia sulla famosa chitarra, ma con l’accento posto al mio utilizzo smodato del vaporizzatore e poi si riferisce in particolar modo al colorito del mio volto assunto dopo ore di medicamenti.
Mi piaceva dare un tono dance al disco almeno in un punto e ho concentrato tutto in Stratocasper. Cresciuto con il post-punk, è una sorta di rivisitazione di qualche mia canzone che ballavo da giovane. Aggiungendo i samples di qualche mio gruppo preferito rock, fill di batteria e altro di organico ho cercato di ricordare i miei 18/20 anni al Tien’a Ment.
King Buzzo Fuzz
È il risultato che si può ottenere dall’unione di svariate HC Double IPA, Volcano e una forte passione per Mike Patton, The Melvins e John Zorn.
Ho cercato di frullare svariate canzoni dei suddetti artisti ottenendo un live di circa 35 minuti che poi ho sliceato in varie “composizioni per metal destrutturato”.
Quando i ragazzi di Parachute mi hanno confermato la stampa di King Buzzo è stato un momento super: loro geniali a credere in una traccia così ed io molto felice di poter far girare in vinile una delle canzoni che forse preferisco in assoluto e a cui ho lavorato minuziosamente.
Riflessione Acuta
Nel 2010 circa, dopo il progetto Phutura ho smesso di fare musica per un po’.
Grazie ad amici (Quiroga & LKSM in primis) mi sono avvicinato a Gurdjieff e alle letture circa i suoi insegnamenti e ho ripreso a fare musica dopo poco. Dopo 5 anni ho fatto questa canzone che non è sicuramente un omaggio a Gurdjieff e ai suoi insegnamenti, ma rappresenta un momento di consapevolezza di una svolta che è avvenuta. Il titolo originale era Riflessione Acuta/Distorsione di pensiero, ma poi ho pensato che qualcosa di positivo era in atto e la distorsione era meglio usarla solo come pedale.
Ps: amo l’utilizzo di Reaktor nella canzone.
DNA782/Woman
Questa canzone l’ho composta dopo aver ascoltato Tim Hecker alla Basilica S.Giovanni. Un sovrapporsi di layers in evoluzione senza mai picco se non quello dell’unico colpo di scena finale. Un medio andare genetico che segue l’architettura di un DNA femminile a caso.
Dopo tutto questo confesso che il titolo è semplicemente il nome skype anagrammato di qualcuno.