Dopo una lunga attesa, venerdì verrà rilasciato “Animals”, eclettico LP di Not Waving –moniker di Alessio Natalizia- in uscita per Diagonal Records. Dell’artista italiano trapiantato a Londra e delle sue esperienze musicali previe abbiamo già parlato qualche mese fa, in occasione dell’uscita del suo EP Get Serious che ha segnato definitivamente la svolta EBM. Tuttavia, Animals è molto più di un album club-focused, si tratta di una trasposizione musicale del percorso creativo dell’artista.
L’artista ci mostra una versione di se stesso più accessibile attraverso l’utilizzo di beat convulsi e di percussioni travolgenti –frutto delle origini post-punk dell’artista– , che si accompagnano all’utilizzo di droni e sonorità meccaniche. Il disco si apre con Believe –un ottimo inizio che passa da un intro quasi ambient a un suono pieno e potente– ma risulta maggiormente incisiva Head Body: una marcia in crescendo che parte da un suono semplice per giungere ad uno molto più complesso, composto da tanti sample in loop. L’impatto di Powell –boss della Diagonal– su questo disco è importante. Tuttavia Natalizia riesce a discostarsi dall’ironica EBM, producendo un suono meno robotico, dando un’impronta più umana alle sue creazioni; un esempio di questa umanità è dato dalle visibili emozioni che compongono i pezzi. Questa influenza è particolarmente visibile in 24 –il singolo che ha preceduto e promosso l’album– un brano travolgente, disturbante e sarcastico allo stesso tempo, nel quale viene inserita l’italianissima conversazione in cui Berlusconi chiede a Dell’Uri di procurargli della “polvere nera”.
Il disco prosegue in un turbinio di cambi di beat e drop imprevedibile: come in Gutsy dove un beat lento e un freddo sample vocale proseguono ininterrotti per circa metà canzone, spezzate in seguito dall’inserimento a sorpresa di percussioni e suoni automatici. Non viene abbandonata la passione dell’artista per le fredde sonorità industrial –cardine della trilogia “Voices”– che ritornano prepotentemente in brani come Punch o Presenza Immobile. Natalizia, però, si spinge oltre e con Tomorrow We Will Know crea una un perfetto post-rock –anche attraverso l’utilizzo di voce, chitarra e basso– con un ritmo lento e ripetitivo, che crea una sensazione di calma irrequieta, angosciante e tranquillizzante allo stesso tempo. Senza dubbio, il brano spicca nell’album, così come la traccia di chiusura They Cannot Be Replaced, dove un loop meccanico è accostato ad una voce calda che racconta una storia con un perfetto accento inglese.
“Animals” segna una svolta nella carriera di Alessio Natalizia e al contempo si propone come una naturale evoluzione del suo lavoro, e –nonostante sia definito come “il disco più pop uscito per Diagonal”– crea qualcosa di forse ancora più complesso, in quanto smette di identificarsi in un solo genere e inizia a fonderne tanti insieme, ottenendo un risultato unico e di grande impatto. Not Waving si conferma ancora una volta uno dei progetti più interessanti ed eclettici della scena elettronica italiana ed internazionale, e ci auguriamo che questo disco riesca finalmente a portargli una notorietà –meritata– anche in Patria.