PLAY
Oggi pranzo da sola.
Per cominciare mi sono versata la Coca Cola nel calice per lo spumante (del servizio buono, quello delle occasioni importanti). HiperAsia suona come quando passi da una frequenza all’altra ascoltando la radio sui tornanti in montagna o nelle gallerie.
E’ tropicale in un modo che non ha niente a che fare con la sabbia e i cocktails serviti nelle noci di cocco, ma piuttosto con quelle bamboline che muovono il gonnellino ballando sul cruscotto della macchina.
La Coca Cola in questo bicchiere con il gambo finissimo mi sembra sempre più la scelta adatta, El Guincho in fondo è un uomo in dolcevita che soffia nel bicchiere di latte trasformandolo in bolle e schiuma.
Provate ad immaginare un mondo che si muova scandendo il tempo come in un video girato con la tecnica dello stop motion, dove tutte le voci degli esseri umani che vi circondano sono filtrate da vocoder, talk box e autotune. Provate ad immaginare una stanza piena di colori, arredata come negli anni 80, in cui voi siete i protagonisti di un videogame a 1080p, conciati come l’avatar più cool di GTA V.
Così si presenta più o meno il locus amoenus di Pablo Diaz-Reixa, l’ex batterista dei Coconut che torna dopo l’esperienza XL Recordings (2008), Yung Turks del 2010 e la sua collaborazione al penultimo album di Björk (Biophilia) con un nuovo, quarto album di inediti in lingua spagnola.
Ispirato da un negozio cinese di articoli a un euro a Madrid, HiperAsia, ha deciso di ricrearne l’atmosfera e trasformarlo in musica: ed ecco il caos, l’odore di plastica, le scarpe con le zeppe e il nervosismo dei commessi, le lucine di natale psichedeliche vicino agli accendini con le donne nude, i sottovasi vicino ai guinzagli per i gatti.
L’album è già stato etichettato come l’album hip hop del Guincho ma in realtà è ricco di influenze e difficile da catalogare, si spazia dal pop d’avanguardia, alla trap, dalla latin music all’RnB fino ad arrivare alla bass music di matrice inglese.
Un lavoro ipertestuale che si materializza sottoforma di varie discipline creative:
– MODA : Il merchandising, ufficialmente non ancora disponibile, consiste, per ora, in una maglietta, ideata in collaborazione con Michael Dior (Kanye Who?).
– CINEMA : un progetto parzialmente top secret intitolato Hyperasia: La Aventura lirica animada, un film animato in 3D tra robot e navicelle spaziali, con il cantante in formato videogame come protagonista.
– TECNOLOGIA : è possibile acquistare dal sito ufficiale un braccialetto multimediale che vi darà accesso a materiale esclusivo, oltre ovviamente al codice download del disco.
Estamos en 2016, deberíamos entender ya que (la del autotune) se trata de una decisión estetica ( Siamo nel 2016 e bisognerebbe capire che quella dell’autotune è una scelta estetica) – Fonte: Beatburger
Il primo singolo estratto Comix vede la collaborazione pregevole della regina indiscussa del rap iberico Mala Rodriguez. La rapper andalusa quando entra sul beat, qualsiasi beat, lascia il segno e ti va venire i sensi di colpa per non aver preso immediatamente carta e penna ed esserti segnato il suo nome. Il pezzo è accompagnato da un video che se fossimo nel 2000 avrebbe rischiato a mani basse di essere nominato ai VMA.
Alzo le braccia sopra la testa e mi prendo i gomiti con le mani, il destro con la mano sinistra e il sinistro con la mano destra. Ballo così, in cucina, con le parti del corpo che riesco a muovere e gli occhi chiusi, mentre l’acqua per la pasta bolle già da un pezzo. La maglietta alzata fino all’ombelico mentre El Guincho passa da un coro da stadio di una squadra spagnola qualsiasi ad un videogioco in 4D.
– di Simone Mazzilli e Valentina Rodella