La ricerca di una terra lontana e forse irraggiungibile. L’omonimo lavoro di Novamerica uscito per La Valigetta è una delle cose migliori in circolazione.
Il disco è un susseguirsi di mood diversi guidati da un filo conduttore: l’inquietudine per quello stato mentale a cui tutti siamo costretti, l’ossessivo tendere ad una condizione ideale delle cose, a quel luogo dove tutti vorremmo emigrare e vivere finalmente sereni, ossia Novamerica.
Qui trovate la collezione di dischi.
Beck – Sea Change
https://www.youtube.com/watch?v=nz6hDX1w0P0
In assoluto il disco che preferisco di Beck. Trovo che vi sia un equilibrio incredibile tra dolcezza e malinconia senza mai scadere nell’essere melenso. Non è un caso che la produzione sia di Nigel Godrich, il sesto Radiohead.
[divider top=”no” divider_color=”#90c8a5″ link_color=”#90c8a5″ size=”2″ margin=”35″][/divider]
Ocean Colour Scene – Moseley Shoals
Devo ringraziare mio fratello perchè quando ero alle scuole medie mi ha fatto pervenire questa cassettina di una band che forse l’Italia non ha mai conosciuto a fondo. Se ascolterete questo album vi sembrerà strano che sia rimasto relegato al solo Regno Unito.
[divider top=”no” divider_color=”#90c8a5″ link_color=”#90c8a5″ size=”2″ margin=”35″][/divider]
Lucio Dalla – Dalla
Nel calcio si dice che nasce uno forte come Maradona ogni 50 anni, per me Dalla è un po’ così, talento puro, genuino e comprensibile a tutti. Oggi qualcuno in Italia raggiunge il suo livello? A me sembra di no.
[divider top=”no” divider_color=”#90c8a5″ link_color=”#90c8a5″ size=”2″ margin=”35″][/divider]
Radiohead – Ok Computer
Ogni commento a questo disco sarebbe banale. Se non l’avete mai ascoltato tutto fatelo, è l’unica cosa posso dirvi.
[divider top=”no” divider_color=”#90c8a5″ link_color=”#90c8a5″ size=”2″ margin=”35″][/divider]
Chico Buarque – Construção
Ho sentito per la prima volta questo disco in un locale a Venezia, Osteria da Filo, è stato come se avessi da sempre ascoltato Chico Buarque. La sua è un’opera in cui si porta la Bossa Nova ad un livello compositivo, lirico e orchestrale mai raggiunto prima.
[divider top=”no” divider_color=”#90c8a5″ link_color=”#90c8a5″ size=”2″ margin=”35″][/divider]
Lucio Battisti – Anima Latina
Ho iniziato ad amare Battisti dopo la sua morte partendo dai brani più famosi. Era il 98, avevo 12 anni. Dopo i 20 mi sono spinto oltre nella sua discografia, imbattendomi in Anima Latina mi è stato chiaro che Battisti e Mogol in quegli anni non stavamo più seguendo le logiche di mercato, ma componevano musica per fare in modo che oggi fossimo ancora qui ad idolatrarli.
Me li immagino sedersi l’uno di fronte all’altro a decidere di scrivere qualcosa che li rendesse grandi.
[divider top=”no” divider_color=”#90c8a5″ link_color=”#90c8a5″ size=”2″ margin=”35″][/divider]
Coldplay – Parachutes
E’ il disco che mi ha fatto smettere di suonare jazz, dopo aver ascoltato Yellow e Trouble ho capito che nella musica ricercavo qualcosa di più intenso emotivamente che il virtuosismo del jazz non riusciva a darmi.
Penso che Parachutes sia l’unico disco in cui i Coldplay si sono mantenuti “autentici”, questa sensazione è dovuta forse alla semplicità della registrazione in presa diretta.
[divider top=”no” divider_color=”#90c8a5″ link_color=”#90c8a5″ size=”2″ margin=”35″][/divider]
The Strokes – Is This It?
https://www.youtube.com/watch?v=dTf109E1T34
Quando è uscito questo disco faceva un po’ “strano” che una fender, una gibson, una batteria Ludwig e un basso potessero creare qualcosa di innovativo. La voce e le melodie di Casablancas vanno a formare quella che per me è una pietra miliare dell’indie rock. Anzi proprio adesso ho voglia di ascoltarmelo in macchina.
[divider top=”no” divider_color=”#90c8a5″ link_color=”#90c8a5″ size=”2″ margin=”35″][/divider]
Blur – 13
Pensate solo che in questo album ci sono questi brani:
– Tender
– Coffe and Tv
– 1992
– No distance left to run
Come faccio a non inserirlo tra i dischi per me più importanti?
[divider top=”no” divider_color=”#90c8a5″ link_color=”#90c8a5″ size=”2″ margin=”35″][/divider]
Mgmt – Oracular Spectacular
Le sonorità di questo disco mi hanno molto ispirato per il mio. La complessità degli arrangiamenti mi ricorda Sgt. Pepper, ma con un qualcosa di estremamente moderno. Penso che Dave Fridmann sia uno dei produttori all’attivo più interessanti e completi.