Quando lo intervistai per la prima volta a Mixology, Herve Atse Corti, in arte Herva (classe 1991), per venire a casa mia dovette ricavarsi un pomeriggio libero dagli impegni scolastici. Frequentava ancora le scuole superiori e già qualcuno (nello specifico Fabio Della Torre, ottimo dj e fondatore della label Bosconi Records) aveva fiutato il suo talento. Un anno dopo Raffaele Costantino mi chiese di proporre due giovani artisti italiani sul palco del Meet In Town all’Auditorium Parco della Musica di Roma, ad aprire il dj set B2B di Theo Parrish e Marcellus Pittman. Non ebbi dubbi e, assieme a Spin Off, scelsi proprio il giovane artista fiorentino, in combinazione con il suo amico e sodale Marco D’Aquino, convinto dal loro approccio psichedelico, futuristico e freestyle, ad una musica senza tempo, in grado di scavare nel profondo dell’anima. Andò a finire che i due mostri sacri di Detroit, prima di cominciare il loro set, applaudirono a scena aperta i due emergenti produttori fiorentini. Il bis della data al Teatro Romano di Lecce, poco dopo nella cornice di Streamfest, fu l’ennesima conferma: Marco ed Herve avevano talento da vendere. Le recenti uscite su etichette di assoluto rilievo quali Planet Mu e All City Dublin, come la trasmissione che lo ha visto protagonista su NTS Radio assieme a Clap! Clap! sono altri fondamentali passi in una carriera artistica destinata a lasciare il segno. Lo abbiamo intervistato per fare un punto della situazione.
Ti va di raccontare un po’ i tuoi inizi? Sappiamo che l’influenza famigliare è stata importante.
Fin da quando ero un bambino ho sempre visto mio padre suonare ogni sorta di strumento, mi ha avvicinato lui alla batteria e non solo.
Tutta la famiglia mi ha sempre supportato e non ha mai creato ostacoli, anzi mio nonno, ad esempio, mi ha insegnato il lavoro manuale. Prendersi cura degli strumenti aiuta molto in studio.
Il tuo nome lo abbiamo scoperto la prima volta attraverso la Bosconi Records di Fabio Della Torre. Come lo hai conosciuto e come è nato il vostro sodalizio artistico?
Ho conosciuto Fabio grazie a Marco D’aquino (aka Dukwa), che in quel periodo stava lavorando alla sua prima uscita su Bosconi Records, saranno almeno sei anni fa. Fabio per primo ha investito su di noi e in questo contesto si è instaurato un forte rapporto di amicizia.
Che tipo di evoluzione pensi abbia avuto la tua musica dagli esordi a oggi?
È una risposta che lascio volentieri a chi ascolta la mia musica.
Oltre alla tua carriera da solista hai Life’s Track, un progetto collaborativo con Dukwa. È uscito a settembre il vostro nuovo LP, proprio per l’etichetta toscana Bosconi Records. Come ci descriveresti questo disco?
Lo vedo a meta fra l’ascolto ed il club. Ha una caratteristica old school ma non suona vecchio, almeno alle mie orecchie, ovviamente parziali.
Evidentemente, fino ad ora, il punto più alto della tua giovane carriera è stato il contratto con la Planet Mu per l’uscita del tuo ultimo LP. Come sei entrato in contatto con la label di Mike Paradinas e che ti pare dei primi feedback conseguenti?
Sono entrato in contatto con Planet Mu attraverso l’invio di una demo. Successivamente ho conosciuto Mike di persona, quando abbiamo avuto modo di suonare insieme per gli show case dell’etichetta a Milano e Bologna. A livello di feedback ho visto una buona risposta, anche se in questo periodo mi sono concentrato molto sullo studio.
Recentemente sei stato protagonista di uno show in diretta radiofonica su NTS assieme a Clap! Clap! La conduttrice Moxie, nel presentarvi, ha sottolineato la vitalità della scena musicale fiorentina. Tu come la vedi questa faccenda?
Ci sono molte realtà musicali valide, aiutano a tenere la città viva e questo è un bene. Tuttavia io abito un po’ in periferia, non mi capita spesso di andare in città.
In tema di scena fiorentina è recente anche la tua collaborazione con la crew di Disco_nnect. Ci racconti qualcosa della tua residenza artistica per loro?
Sono molto contento di come sta andando sia a livello artistico che per la risposta del pubblico, Alessandro Tafuro e Matteo Braccialini stanno facendo un lavoro incredibile. Disco_nnect è imprevedibile e vedo che siamo complementari.
Quali sono i tuoi prossimi piani?
Ho finito di riorganizzare e fare un po’ di manutenzione in studio e ora l’unico piano è fare musica. Sto producendo un remix di Tru West per Marmo Music e uno di Rufus per Bosconi Records e ci saranno altre uscite con Planet Mu e All City Dublin, oltre a nuovo materiale Knobold, Life’s Track, Tru West.
di Andrea Mi