Venerdì 18 marzo, a distanza di sei anni dall'ultimo album Barking, esce ufficialmente Barbara Barbara, We Face a Shining Future, il nuovo disco degli Underworld, anticipato a febbraio dallo splendido singolo I Exhale.
A un primo ascolto (anteprima streaming qui, tramite The Guardian), è probabilmente l'opera più completa, accattivante e affascinante che il duo inglese abbia realizzato dai tempi d'oro degli anni Novanta.
Fu proprio quello, infatti, il periodo in cui Karl Hyde e Rick Smith si imposero come paladini dell'elettronica, riuscendo a estrapolare con ricercatezza i migliori suoni dell'epoca (jungle, techno, progressive house, drum'n'bass), a plasmarli con gusto e personalità e a congiungere pionieristicamente diversi orizzonti musicali a uso delle grandi masse. Un momento d'oro per la musica britannica, con l'eredità della Second Summer Of Love e le variegate spinte propulsive dell'underground che divennero patrimonio nazionale e non più semplice nicchia, grazie a Prodigy, Chemical Brothers e più tardi Fatboy Slim (per citare i nomi più affermati).
Galeotta fu certamente Born Slippy. NUXX, pubblicata nel 1995 come semplice b-side della strumentale Born Slippy e divenuta poi una hit grazie al suo inserimento nella colonna sonora di Trainspotting.
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Tuttavia, il vero punto di svolta per gli Underworld è collocabile tra il 1990 e il 1991, grazie al lungimirante ingresso in formazione di un DJ (!!) allora ventenne (di nuovo !!): Darren Emerson. Fu proprio grazie a Emerson - nella band fino al 2000 - che Hyde e Smith abbandonarono definitivamente l'eredità synth-pop del precedente progetto Freur (il cui singolo Doot-Doot fu numero 1 in classifica italiana nel 1983), dismisero i panni annacquati funky-electro del primo corso della formazione e entrarono di prepotenza nella club culture, cavalcandone l'epopea e forgiando così la propria identità. Non un caso quindi che le opere migliori degli Underworld risalgano a quel decennio e alla permanenza di Emerson nel progetto.
Tra il 1994 e il 1999, infatti, gli Underworld pubblicarono una miriade di singoli e remix, ma soprattutto tre dischi incredibili che rientrano tra le più riuscite e più autorevoli trasposizioni della club music sul formato album: Dubnobasswithmyheadman (24 gennaio 1994, recentemente risuonato per intero in un tour celebrativo che ha toccato anche il Primavera Sound Festival), Second Toughest in the Infants (11 marzo 1996) e Beaucoup Fish (1° marzo 1999).
Per ogni album abbiamo scelto di isolare tre pezzi ciascuno (non necessariamente i singoli), consci che non bastino a racchiudere le innumerevoli sfaccettature degli Underworld ma che sicuramente permetteranno ai neofiti di andare oltre la semplificazione "quelli di Born Slippy".