La “Collezione di dischi” di oggi vi ha introdotto al nostro speciale dedicato agli Starwalker, il duo composto da Jean Benoit Dunckel degli Air e dall’islandese Bardi Jóhannsson, fondatore dei Bang Gang. Un progetto musicale che parte da dove le precedenti esperienze musicali dei due si sono fermate per lanciarsi assieme in nuove ed inaspettate traiettorie artistiche, come lo stesso Bardi ci racconta in quest´intervista nella quale, tra le altre cose, si è anche arrivati a parlare di perfezione pop, della scena musicale islandese e di vampiri.
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Sono curioso di sapere in che maniera tu e Jean Benoit avete lavorato a questo progetto. Vi siete scambiati file audio attraverso la rete, come è ormai uso comune di molti musicisti in giro per il mondo, o avete lavorato solo in studio assieme?
Riguardo alla nostra collaborazione siamo molto “old school”. Penso che sia importante essere assieme nella stessa stanza durante il processo creativo. Alcune delle parti finali, come alcune sovraincisioni ed il missaggio, in qualche caso sono state realizzate separatamente ma abbiamo lavorato alla composizione della musica ed alla scrittura dei testi sempre insieme, nella stessa stanza. È una collaborazione vera e propria, di persona.
Siete entrambi multistrumentisti e compositori, come vi dividete i compiti quando scrivete e registrate assieme?
Effettivamente la cosa bella della nostra collaborazione è che possiamo fare tutto assieme. Non ci organizziamo dividendoci dei compiti. Anche le parti vocali sono cantate da entrambi nella maggior parte delle nostre canzoni, anche se nel missaggio uno o l´altro acquista una posizione prominente. Credo che gli ascoltatori non si accorgano nemmeno del fatto che cantiamo contemporaneamente. Dal momento che gran parte del disco è stato registrato nello studio di JB è lui quello che ha maggiormente contribuito alle singole tracce e inoltre, visto che è un tastierista molto più bravo di me, tutte le parti di tastiera suonate meglio sono sue!
Sono affascinato dal modo in cui il vostro progetto è stato protratto nel tempo prima di arrivare all´album di debutto. Dopo un annuncio iniziale avvenuto circa tre anni fà avete realizzato un primo EP dopodichè avete lasciato passare altro tempo prima dell´uscita di questo nuovo lavoro. Sembra che abbiate deciso di andare nella direzione opposta presa da altri progetti di colaborazione tra artisti impegnati in altre carriere. Di solito i musicisti si uniscono, fanno uscire il più velocemente possibile qualcosa sul mercato sperando di incassare tutto e subito. La vostra sembra invece essere una relazione a lungo termine, musicalmente parlando:
Non abbiamo mai pensato a fare dei soldi subito. Il processo ha avuto bisogno di tempo per crescere perchè abbiamo voluto lavorarci assieme. Per questo motivo abbiamo dovuto organizzare le session con largo anticipo. Inoltre, abbiamo avuto la possibilità di “vivere” con le nuove canzoni composte per l`occasione. scegliere quelle che ci convincevano di più ed eventualmente ri-registrarle. Inizialmente l´idea era di registrare una sola canzone assieme ma poi, con il passare del tempo se ne sono aggiunte tante altre.
Ascoltando l´album ho avuto l´impressione di ascoltare un disco degli anni settanta. È molto complesso, la produzione è sontuosa ed organica. Mi ha fatto pensare ai Beach Boys che incontrano David Bowie ed i Kraftwerk:
È vero suona un po’ retró, ma con degli elementi moderni. Vogliamo che la nostra musica sia senza tempo. Non sovracompressa usando plugins per speakers da computer. Quasi tutto è stato suonato live, in tempo reale, anche l´arpeggio di Le President. JB una volta ha detto che ci si sente dentro il DNA degli Starwalker. Ma quello che è più eccitante nell´iniziare un nuovo progetto musicale è che ci sentiamo anche liberi di sperimentare nuove cose, quello che non abbiamo avuto modo di esprimere e provare nei nostri progetti precedenti.
Trovo che sia un disco molto melodico, orientato verso il pop ma con una vena dark, misteriosa ed anche un pò sexy, soprattutto verso il finale.
La nostra musica è gioiosa, spaziale, misteriosa, poppy, psichedelica e si, in qualche caso sexy. Niente viene composto con uno scopo preciso o un piano. Non ci mettiamo a tavolino e ci diciamo “Scriviamo una canzone pop”. È semplicemente il risultato di ciò che succede quando ci troviamo in studio.
Ora mi piacerebbe che tu mi dicessi quale è la tua canzone pop preferita di sempre?
The Power of Love dei Frankie Goes to Hollywood
“The power of love. Keeps the vampires from your door”
Sì, gran canzone, produzione perfetta con Trevor Horn al suo meglio. E nel testo include anche la parola “vampiri”.
In effetti hai un po´ l´aspetto di un vampiro delle foto promozionali:
Non con Starwalker, in queste occasioni nascondo i denti davanti alla macchina fotografica. Ed in ogni caso sono un vampiro gentile, come nei cartoni animati.
Trovo che sia una buona idea, potresti spaventare gli ascoltatori che scoprono la vostra musica attraverso canzoni come Holidays:
In Holidays e Come and Stay canta un coro di bambini islandesi. Abbiamo pensato che si potesse prestare molto bene e sapevo già quanto cantassero bene.
A proposito di Islanda, che ci racconti della scena musicale islandese? Durante gli anni novanta si era creata un sacco di hype intorno:
Stanno succedendo molte cose, ci sono molti stili musicali diversi. Per un certo periodo c´è stata una ondata di musica bellina e graziosa suonata da bands tutte vestite con maglioni sformati, ma al momento mi piace di più, c`è più varietà. Anche se non è tutta buona musica, almeno è varia.
Ci racconti qualcosa a proposito dei video che avete realizzato finora?
Bad Weather è stata la prima canzone che abbiamo registrato assieme, probabilmente quella più vicina ai nostri progetti musicali che hanno preceduto Starwalker, ed anche il primo video che abbiamo realizzato. Lo abbiamo girato durante un viaggio nel nord dell´ Islanda, lo hanno realizzato Jeaneen Lund e Saevar Gudmundsson, successivamente uno studio chiamato Trickshot ha aggiunto gli effetti speciali. Saever ha anche realizzato Losers Can Win, girato in uno studio a Parigi. Tutti i nostri video e le foto promozionali sono state fatte da nostri amici, con l`eccezione di quello più recente. Blue Hawaii è stato anche girato in Islanda, ma in questo caso nel sud dell´isola ed è stato diretto da Ragnar Bragason. Le President invece in Colombia ed è firmato da Luis Vanegas. Lui aveva lavorato in precedenza a due video per la mia band Bang Gang.
Holidays è il più insolito di tutti:
Holidays è stato realizzato attraverso un concorso organizzato da Genera TV in cui i film makers sono stati invitati ad inviare le loro proposte mentre noi abbiamo avuto la possibilità di scegliere il vincitore, che verrà premiato per questo. Di nostro abbiamo aggiunto delle scene che servono a donargli un pò di umorismo alla Starwalker.
Come descriveresti ai nostri lettori l´umorismo degli Starwalker?
Il nostro umorismo è un po’ strano ma piacevole.
È interessante notare come tu e Jean Benoit vi completiate a vicenda, sembra che condividiate una certa visione ed abbiate un sacco di cose in comune.
Sì, ci divertiamo molto ed è piacevole lavorare assieme.
Pensi che collaborerete assieme di nuovo in futuro?
Credo proprio di sì, infatti stiamo discutendo i dettagli per le prossime sessions di registrazione.
Suonerete live per promuovere questo nuovo album?
Se ci sarà una buona reazione da parte del pubblico, lo faremo. Abbiamo già tenuto un concerto due anni fà al Sonar Festival in Islanda ed è stato fantastico. Eravamo in cinque sul palco. Credo che sia la formazione ideale anche se potremmo limitarci ad essere in tre o quattro.
L’ultima domanda, che programmi hai per la tua carriera solista?
Dopo Starwalker, passerò un po´di tempo terminando un album neo classico che sto pianificando da un po´di tempo. Ambient minimalista ispirata dalla natura islandese nella quale suonerò tutti gli strumenti con l´eccezione degli archi. Lo sò che suona un po´come un cliché…
Nessun problema Bardi, in Italia amiamo i clichees islandesi!