Ieri è iniziato #C2CMLN, lo spin-off milanese del celebre festival sabaudo realizzato in sinergia con MiArt. Ad aprire le danze sono stati gli Animal Collective, iconico gruppo statunitense la cui formula, bucolica ed allucinata, è difficilmente inquadrabile secondo un preciso canovaccio. Il loro live è stato un turbine di colori ed emozioni, perfettamente in linea con quello che Avey Tare – uno dei membri fondatori – ci ha confidato nel pomeriggio. “Volevamo creare qualcosa di completamente diverso dai nostri precedenti lavori, qualcosa che si possa ascoltare con gli amici per divertirsi”. Un album, Painting With, quindi estremamente spontaneo, di cui i tre (Avey Tare, Panda Bear e Geologist) ieri hanno eseguito ben 9 tracce: “suoniamo principalmente questo, perché per noi non ha senso guardare al passato”. A maggior ragione se il nuovo lavoro segna un allontanamento dalle sonorità più distese del passato – in particolare di Feels e Merriweather – riprese comunque durante la performance per fare da contraltare alle montagne russe di Painting With.
In attesa dell’intervista, che uscirà settimana prossima, vi lasciamo con cinque cose che ci hanno colpito dell’esibizione:
1- l’incontrollabile euforia del pubblico durante FloriDada…
2- …e l’ipnosi generale durante Loch Raven.
3- la battaglia a colpi di voci, urla e gorgheggi tra Avey Tare e Panda Bear.
4- il mare di pixel colorati che ha inondato il locale.
5- il microclima da giungla vietnamita.
Ci vediamo stasera, ancora una volta a #C2CMLN, con l’anti hip hop di Babyfather, la techno cruda e deviata di IVVO e le selezioni musicali dell’eclettica Micachu e di una delle più febbrili menti dell’elettronica, Arca.