Abbandonati i colori (e il calore) della serata con gli Animal Collective, #C2CMLN ci ha condotto ieri in una BUKA fumosa e seducente. Protagonista assoluto della serata: Arca, artista venezuelano non riducibile a semplice musicista, ma anche espressione di un intero movimento che sta rivoluzionando il modo con cui ci rapportiamo alla sessualità. Se il suo suono è definibile alieno e proteiforme – specchio delle diverse identità che lo compongono – il djset di ieri sera è stato un tritatutto di generi e suoni d’ogni sorta da cui è emersa la classe e l’eleganza del producer di Caracas, ma anche la capacità di conferire un senso a un set che pareva interagire simultaneamente con tutti gli URL del suo feed Soundcloud. Musica latina 2.0, sfuriate hardcore, Lenny Kravitz e Fatboy Slim si sono susseguiti in una performance così ricca d’estro da non sembrare un djset.
Ancora una volta quindi vogliamo dedicare una top5 a #C2CMLN, senza tuttavia dimenticare la laconica ma incisiva prova di Babyfather (l’ultima incarnazione di Dean Blunt), l’eclettica selezione di Mica Levi e la distopia post-rave di M.E.S.H.
1- il senso di straniamento di entrare in una BUKA illuminata a giorno
2- L’apertura del djset di Arca con Caetano Veloso…
3- …e la chiusura con i Deftones
4- il momento in cui Arca ha spostato la festa sul palco
5- l’ipnosi perturbante di M.E.S.H. dopo la sbornia di suoni di Arca