Si chiama Higuita Doom, il nuovo parto della poliedrica mente di Andrea “Mole” Riva che dopo i lavori con Atlantide 4et, Male Moon Walktet e Maci’s Mobile, ha unito le forze con Mauro Sommavilla per questo primo, omonimo, EP. Stavolta il suono è un’elettronica pulsante e contaminata, ispirata nella grafica e nell’attitudine selvatica – non senza un velo di ironia – allo “Scorpione” René Higuita, l’indimenticato carismatico e bizzarro portiere colombiano. Cinque pezzi che esplodono dalla calma di Coupleganger nel tensione di Impermanence e la dedica calcistica di Medellin. Un lavoro estremamente interessante, perché esplicativo di una realtà vissuta con occhi diversi. Suoni originali, integri, distorti quanto basta, come in Diamantine.
Registrato tra Bologna e Belluno e mixato allo Studio Rizoma da Gabriele Scopel e con la sola partecipazione di Ivan Pilat al sax baritono; cinque pezzi pubblicati da ReddArmy, in uscita sui principali stores digitali e in edizione limitata in cassetta in 100 copie, a preannunciare nuovi imminenti uscite ed il tour di quest’estate. Noi però, ve lo facciamo ascoltare oggi in anteprima.